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Documento delle minoranze sulla sanità

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 13 gennaio 2006

OSPEDALE CIVILE ELBANO LA STRUTTURA ESTERNO La struttura che ospita l’ospedale oltre ad essere degradata ed obsoleta è stata in questi anni troppo trascurata. L’area esterna è stata recentemente curata ed abbellita dopo mesi di totale abbandono ed incuria, restano comunque insufficienti i posti auto ed è totalmente assente qualsiasi tipo di spazio verde a disposizione dei malati (così come sono presenti in tutte le strutture italiane). Le scale di accesso esterne (costruite da pochi anni) sono certamente un buon risultato ma, considerando che la maggior parte dei visitatori (così come degli ospiti) sono persone anziane e con difficoltà motorie (ma non necessariamente portatori di handicap) sarebbe opportuno installare urgentemente un ascensore esterno (vicino alla fermata dell’autobus - parallelo alle scale) a disposizione dell’utenza; tale ascensore potrebbe essere utile anche per i portatori di handicap in considerazione del fatto che l’accesso ad essi riservato nel retro dell’ospedale (zona poli-ambulatori) risulta di difficile accesso ed i parcheggi riservati sono SEMPRE occupati abusivamente e comunque il passaggio in auto non è molto agevole, sarebbe opportuno inoltre un intervento nella salita di ingresso ai poli-ambulatori che è in condizioni precarie e risulta pertanto essere pericolosa per il passaggio dei pedoni e soprattutto delle carrozzine. L’accesso per le ambulanze al Pronto Soccorso è vergognoso! La salita d’ingresso è molto ripida (forse sarebbe opportuno valutare l’ipotesi di invertire il traffico in entrata al P.S. utilizzando l’attuale uscita che è meno ripida) ed il piazzale di parcheggio delle ambulanze è sempre occupato da altri mezzi perché non è chiuso così come in tutti gli ospedali, sarebbe opportuno che l’azienda installasse quanto prima una sbarra di accesso in modo da bloccare le auto che abitualmente transitano dal Pronto Soccorso (diverse le soluzioni da vagliare ). Il Pronto Soccorso manca della “camera calda”, quella struttura che permetterebbe ai pazienti che arrivano con le ambulanze di uscire dai mezzi in un luogo chiuso, attualmente le barelle transitano nel piazzale a tutte le intemperie in un pavimento sconnesso e quindi molto pericoloso, anche in questo caso sarebbe opportuno un intervento urgente da parte dell’azienda per chiudere il piazzale di fronte al Pronto Soccorso e renderlo più sicuro rifacendo la pavimentazione (l’accesso per i visitatori potrebbe essere garantito dalle scale e dall’ascensore esterno oltre che dal retro). È doveroso segnalare e chiedere spiegazioni circa la presunta presenza di amianto nei pannelli esterni che ricoprono le mura dell’ospedale. Per quanto ci pare di aver capito che, attualmente, i pannelli sono in ottimo stato pertanto non costituiscono nessun pericolo per la cittadinanza, ci chiediamo quando questi si degraderanno (con il tempo) che soluzioni intende adottare l’azienda per evitare pericoli alla salute pubblica. Per questa questione riteniamo che l’azienda debba provvedere quanto prima a commissionare uno studio per la rimozione dei pannelli contenenti amianto prima che questi si possano degradare (possibilmente in tempi molto stretti) INTERNO L’ingresso dell’ospedale è caratteristico per le code. La mattina appena entrati si formano le code di cittadini che aspettano il proprio turno al Laboratorio Analisi; i pazienti, non essendo dotato di sala di aspetto il laboratorio, non possono far altro che aspettare il proprio turno nell’ingresso, inoltre le sedie a disposizione sono poche e questi sono costretti ad aspettare in piedi, sarebbe necessario che l’azienda intervenisse cercando di creare una sala di attesa che tuteli la privacy dei cittadini che usufruiscono del Laboratorio Analisi. Il problema delle sale di aspetto riguarda un po’ tutti i servizi ospedalieri; la sala della radiologia, di recente costruzione, è l’unica decente anche se manca di finestre collegate all’esterno. La sala di aspetto dei poli-ambulatori è costituita dal corridoio degli stessi, quella della “Sala Gessi” e “Terapie Riabilitative” è sicuramente la più indecente, ogni giorno si “ammucchiano” decine di persone in attesa di essere visitate dall’ortopedico o di essere sottoposte a terapia riabilitativa, la sala è di ridotte dimensioni, i posti a sedere sono pochissimi, probabilmente è la sala più usata di tutto il presidio, sarebbe pertanto opportuno intervenire immediatamente anche a risolvere questa questione. Un altro grave disagio che salta agli occhi girando all’interno della struttura ospedaliera sono sicuramente i lavori che si stanno svolgendo; in tutti i piani, di fronte agli ascensori portalettighe ci sono una serie di fori - che collegano la struttura dal piano sotterraneo al piano quinto – nei quali passano delle condutture e dei fili presumibilmente elettrici, tali lavori sono allo stesso livello ormai da tempo, molti lavori riguardano anche il primo piano dell’ospedale (ex-sale operatorie) e il nuovo Centro Trasfusionale che da troppo tempo è da assimilare ad un vero e proprio cantiere edile, da sottolineare che durante i giorni di festa o quando le Ditte incaricate non stanno effettuando i lavori, i cantieri restano aperti (mancano di qualsiasi protezione) viene a mancare quindi la sicurezza necessaria in considerazione del luogo. Da non dimenticare la Cappella dell’ospedale che si trova (in via provvisoria) al quarto piano (ortopedia) perché nei sotterranei procedono, anche in questo caso a rilento, i lavori per la messa a norma dell’obitorio (attualmente ospitato nella vecchia Cappella), ancora una volta i disagi sono enormi, la saletta nella quale è ospitata la cappella è piccola e non sufficiente ad ospitare i fedeli, auspichiamo una rapida soluzione. Un altro aspetto che caratterizza il nostro ospedale rispetto agli altri della Provincia (ma si può affermare d’Italia) la totale mancanza di spazi ricreativi per i pazienti e/o per gli incontri tra malati deambulanti con i propri familiari e amici, mentre fino a qualche anno fa tra le due ali dell’ospedale si potevano trovare delle stanze nelle quali i pazienti si recavano per salutare i parenti e gli amici evitando di importunare così i compagni di stanza, da tempo questi spazi sono stati utilizzati per altri scopi e gli unici posti nei quali è possibile portare conforto ai pazienti sono le stanze di degenza, considerando che è aumentato considerevolmente il numero dei ricoverati per stanza (in alcune sono addirittura 6 pazienti), è facile capire il disagio a cui sono sottoposti i malati (se ognuno riceve due visite, devono sopportare contemporaneamente dodici persone nella stanza – più i sei pazienti fanno diciotto persone in una piccola stanza!). Da ricordare inoltre che nelle stanze sono presenti dei lavandini in modo da permettere al malato di rinfrescarsi senza dover uscire dalla stanza, questi da tempo sono fuori servizio e sono stati, in qualche reparto, tappati con del nastro adesivo, ciò rende le stanze ancora più avvilite. Purtroppo le segnalazioni non finiscono qui. Non possiamo fare a meno di parlare anche degli ascensori presenti nella struttura ospedaliera; ci sono cinque ascensori di cui uno solo a disposizione del pubblico che negli ultimi tempi è spesso fuori servizio, per il trasporto delle barelle sono presenti due ascensori di cui uno troppo piccolo per ospitare le moderne barelle ed uno grande con il quale viaggiano su e giù oltre che le barelle e i letti dei reparti anche il personale addetto alle pulizie, gli altri due ascensori servono solo per il personale interno. Riteniamo che gli ascensori portabarelle debbano essere rimodernati e quello più piccolo, non più adatto agli attuali servizi, debba essere messo nelle condizioni di essere utilizzati quanto prima per il trasporto delle barelle e dei lettini sostituendolo con uno più moderno ed efficiente. L’ascensore a disposizione dei visitatori deve essere sistemato un volta per tutte per permettere al pubblico di poterne usufruire con tranquillità. REPARTI e SERVIZI PSICHIATRIA Caratteristica e probabilmente unica è la dislocazione del reparto di Psichiatria all’interno del nosocomio elbano. Detto reparto si trova al secondo piano del presidio nell’ala di fronte al reparto di Ginecologia ed Ostetricia, da sottolineare che tale reparto non viene abitualmente chiuso a chiave (per giusto rispetto nei confronti dei pazienti) e qualche volta i degenti sfuggono al controllo dei (pochi) infermieri ed è una vera fortuna che fino ad oggi nessuna paziente di Ginecologia ed Ostetricia (ma anche nessun neonato) ha subito maltrattamenti, sarebbe opportuno che l’azienda si attivasse per rendere sicuri i reparti di degenza, in questo caso il reparto di Ginecologia ed Ostetricia nel quale, ricordiamo ancora, si trovano anche i neonati. CHIRURGIA e MEDICINA Ambedue le unità operative sono sprovviste di primari ormai da tempo, sembra che l’utenza elbana preferisca spostarsi presso altre strutture anche per piccoli e semplici interventi, ciò crea sicuramente, oltre che ulteriori spese all’aziende, notevoli disagi ai cittadini, l’azienda pertanto dovrebbe fare delle ricerche mirate a risolvere i problemi dei reparti e dirette a dare fiducia all’utenza locale. DIALISI Non risultano ancora iniziati i lavori per migliorare la situazione del reparto di dialisi e per aumentare i posti letto in modo da permettere ai dializzati che vogliono fare le vacanze all’isola d’Elba di effettuare l’opportuna terapia. È urgente per migliorare la vita dei pazienti locali e anche per non danneggiare ulteriormente l’immagine turistica dell’isola (vedi il caso del Sig. Giorgio Balestrini della scorsa estate) sollecitare l’inizio dei lavori. CAMERA IPERBARICA La Camera Iperbarica non è sempre funzionante a causa della mancanza del personale medico, questa viene attivata alla presenza di un rianimatore, non tutti gli anestesisti in servizio nel presidio hanno le opportune conoscenze della macchina pertanto, quando non ci sono gli specialisti la Camera Iperbarica non è operativa. È doveroso ricordare che l’isola d’Elba ha molti diving-center che per attirare turismo subacqueo pubblicizzano la presenza della Camera, se tale apparecchiatura non può essere utilizzata si crea, oltre che un grave danno alla salute dei cittadini, un grave danno all’economia dell’isola che è fondata, come ben sapete, sul turismo. Da ricordare inoltre che le Camere Iperbariche potrebbero essere usate anche per curare alcune patologie mediche oltre che per le malattie da decompressione, la nostra non viene usata e, se un paziente elbano necessita di cure per le quali è richiesto l’uso della Camera Iperbarica questo deve recarsi a Grosseto o a Pisa. Sarebbe opportuno (anche per l’immagine turistica) che l’Elba venisse fornita di una Camera Iperbarica adeguata alle esigenze e si attivassero le procedure per fare terapie nell’ospedale elbano anche per le utenze della Val di Cornia e della Val di Cecina. SERVIZIO DI ANESTESIA Nel presidio ospedaliero non sempre sono presenti gli anestesisti. A causa della mancanza di personale il servizio di anestesia non può essere garantito per tutte le 24h pertanto gli anestesisti oltre il normale orario di lavoro sono costretti a fare turni di reperibilità, per quanto il personale sia sicuramente qualificato, la reperibilità non ci pare la risposta giusta per risolvere emergenze che si possono verificare nel presidio, è necessario che il medico rianimatore sia presente nella struttura durante tutte le 24h per garantire una maggiore sicurezza e tranquillità all’utenza. RADIOLOGIA Numerosi sono i disservizi che hanno caratterizzato l’unità operativa di radiologia negli ultimi tempi. A causa della mancanza di personale spesso si interrompono i servizi e vengono garantite solo le urgenze. È necessario superare le difficoltà del personale trovando nuove figure da inserire in organico, nel caso di sospensione dei servizi sarebbe opportuno che il personale infermieristico informasse in tempo i pazienti evitandogli così il disagio di recarsi in ospedale e non poter essere sottoposto all’accertamento, è necessario inoltre che i pazienti che vengono rinviati siano richiamati nei giorni immediatamente seguenti a fare gli esami senza dover ricorrere nuovamente al C.U.P.. OCULISTICA Manca all’interno della struttura ospedaliera un oculista, sarebbe opportuno che fosse incrementata la presenza dello specialista sull’isola, se questo non fosse possibile l’azienda potrebbe provvedere a stipulare apposite convenzioni con specialisti privati. U.T.I.C. (unità terapia intensiva coronarica) È inspiegabile il motivo per cui l’azienda sanitaria ha scelto (negli anni passati) di dotare Piombino di una U.T.I.C. e di ignorare completamente la struttura elbana. Andare a Piombino per essere sottoposto a visite specialiste o ricoverato per poter essere sottoposti a trattamenti per i quali è necessario essere in una unità di terapia intensiva è un ulteriore disagio per i cittadini elbani, il disagio viene ovviamente moltiplicato considerando che i pazienti sono spesso seguiti da parenti che sono costretti a sostenere delle spese per poter confortare il proprio caro. Riteniamo che l’ospedale elbano debba essere dotato di un piccolo reparto U.T.I.C. in grado di soddisfare almeno i piccoli bisogni dell’utenza locale. TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE per CARDIOPATICI All’isola d’Elba la Terapia Anticoagulante Orale (T.A.O.) viene prescritta dai medici di famiglia invece che dallo specialista. Risulta che siano almeno un centinaio i pazienti interessati da detta terapia (coumadin – sintrom), considerando che nella Val di Cornia la prestazione è garantita da specialisti ospedalieri, chiediamo se non è opportuno che anche all’Elba venga attivato al più presto tale servizio. TEMPI di ATTESA Grave anche il problema dei tempi di attesa per le visite ambulatoriali (per un ecodoppler carotideo si arriva a 45 giorni di attesa). Il 15 marzo 2005 risulta essere stato sottoscritto un protocollo di intesa per non far superare i 15 giorni di attesa diverse visite specialistiche (cardiologia, ginecologia, oculistica, dermatologia, ortopedia, otorino e neurologia), tale protocollo non è mai stato attivato né rispettato. SERVIZI di TRASPORTO ELISOCCORSO Come ben sapete non è ancora presente su tutta l’isola d’Elba una piazzola di atterraggio per l’elicottero regionale del servizio 118 (Pegaso). Ultimamente, in base a notizie preoccupanti che arrivavano dalla regione, abbiamo nuovamente sollevato il problema, l’azienda ha dichiarato alla stampa che i soldi per la realizzazione della piazzola sono già disponibili pertanto sollecitiamo ancora una volta l’Amministrazione Comunale a dare mandato all’azienda sanitaria di realizzare quanto prima lo spiazzo per l’atterraggio dell’elicottero. TRASPORTO NAVALE Carente risulta essere anche il trasporto navale a disposizione della sanità. Ad esclusione delle navi non esiste modo di portare fuori dall’Elba un paziente se non utilizzando motovedette militari non propriamente adeguate al trasporto di barelle e con grandi difficoltà per poter agire intorno ad un malato. Siamo a conoscenza che in altre isole minori d’Italia sono presenti motovedette (in particolare della Guardia Costiera) appositamente attrezzate per i trasporti sanitari, sarebbe opportuno che l’azienda, di concerto con le Amministrazioni Comunale, la Prefettura e la Guardia Costiera si attivassero quanto prima per arrivare ad una ottimale soluzione, in considerazione del fatto che l’Elba per molte ore della notte è isolata dal continente in quanto le navi non navigano di notte e non sempre è necessario o opportuno utilizzare l’elicottero per i trasferimenti urgenti dall’ospedale elbano agli ospedali del continente. CONCLUSIONI Questa breve relazione circa la sanità elbana ha un solo ed unico scopo che non è quello di fare una sterile ed inutile polemica. In questo documento abbiamo voluto sottolineare alcuni dei problemi che, insieme a cittadini che ci hanno aiutato, abbiamo rilevato ed abbiamo cercato di riportare, in alcuni casi, anche le soluzioni che potrebbero migliorare la sanità della nostra isola. Siamo coscienti del fatto che l’ospedale elbano non potrà mai avere le stesse specializzazioni dell’ospedale di riferimento provinciale (Livorno) e non è certo questo che chiediamo, le nostre richieste sono volte a garantire oltre che un edificio decente, una particolare sicurezza alla popolazione elbana che deve usufruire dell’ospedale, non è possibile sottovalutare che durante il periodo invernale il nosocomio deve servire circa trentamila persone - e non sono poche - comunque durante il periodo estivo le presenze all’Elba arrivano anche a duecentomila persone pertanto l’organizzazione ospedaliera deve essere costituita in modo da affrontare in emergenza ogni tipo di situazione critica. Questo documento, che sarà consegnato anche alla stampa, vorremmo fosse analizzato dalla Conferenza dei Sindaci e da tutti i Consigli Comunali, se ritenuto condivisibile, l’azienda sanitaria potrebbe impegnarsi ad iniziare con l’isola d’Elba un rapporto di collaborazione per riportare finalmente i cittadini a riacquistare la fiducia nei confronti dell’azienda stessa. Non possiamo ignorare che molte malattie per essere curate hanno bisogno della assoluta tranquillità e serenità del paziente, cominciando questo percorso siamo certi che l’Elba potrebbe riavviarsi verso un vero rilancio turistico-economico diminuendo i disservizi e, perché no, le spese per le cure per l’Azienda U.S.L. 6 verrebbero finalmente a diminuire. ”