Torna indietro

Dissalatore: una spesa inutile

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 31 marzo 2003

Abbiamo appreso della decisione di costruire a Marciana Marina un impianto per la desalinizzazione dell’acqua marina con una spesa prevista in 2.500.000 euro ed atto a produrre 40 litri al secondo d’acqua potabile. Si tratta di una portata considerevole che contribuirà senza dubbio a risolvere l’annoso problema dell’approvvigionamento idrico dell’Isola d’Elba. Non si può che esserne felici visto e considerato che è stata finalmente imboccata la via giusta cioè l’approvvigionamento autonomo che finirà per togliere l’isola dall’assoggettamento esterno. Avrei però alcune riserve da fare sulle modalità adottate. Sono infatti state scelte apparecchiature costosissime sia come installazione che come esercizio le quali, appunto per l’elevato costo di funzionamento, sono destinate a restare ferme per la maggior parte dell’anno. E’ ovvio che, durante i periodi nei quali i pozzi e le sorgenti dell’Elba e della Val di Cornia sono ricche di acqua poco costosa, non si farà funzionare il desalinizzatore per tutti i maggiori problemi che ciò comporterebbe.. In definitiva sarebbe come se la Fiat, ultimato il complicatissimo e costosissimo robot che costruisce una nuova autovettura al ritmo di 100 unità al giorno e quindi 40.000 all’anno, lo facesse lavorare per produrne solo 3000 oppure 4000 all’anno: i risultati economici sarebbero disastrosi. Quello che non si vuol capire è che l’acqua all’Elba non occorre produrla con complicati procedimenti. L’acqua c’è. Esiste solo un notevole sfasamento temporale: è molta quando non serve nel mentre scarseggia proprio d’estate quando la grande affluenza turistica ne richiede ingenti volumi. La soluzione è ovvia: raccogliere e immagazzinare tutta l’acqua quando è in esubero per averne grandi disponibilità estive. A questo punto occorre rilevare che con l’importo di spesa di 2.500.000 euro richiesto per l’installazione del desalinizzatore, si potrebbe costruire una prima parte del maxiserbatoio sotterraneo che il sottoscritto và proponendo da tempo (vedi http://altratecnica.3000.it ) e ciò, se si considera il ritorno economico dato dalla vendita del granito e del materiale inerte proveniente dagli scavi del maxiserbatoio stesso, per una capacità utile di 125.000 mc o forse di 200.000 mc.. Riempiendo in inverno/primavera detto serbatoio con l’acqua che attualmente viene scaricata inutilizzata a mare, si potrebbe disporre di tali notevoli volumi di ottima e fresca acqua potabile. Se si considera la stessa portata di 40 litri lal secondo prima indicata, tali volumi corrispondono ad un uso di 40-60 giorni del desalinizzatore di Marciana Marina il che significa, in pratica, che detta prima parte del maxiserbatoio sotterraneo potrebbe sostituire totalmente il desalinizzatore ottenendo, a parità di investimento iniziale, i seguenti vantaggi: costo di produzione dell’acqua prossimo allo zero; aver dato inizio ad un’opera come il maxiserbatoio sotterraneo rendendo possibile la constatazione della sua funzionalità. Quanto scritto sopra può essere senz’altro messo in discussione ma una cosa assolutamente è incontrovertibile ed è quella che è stato deciso di realizzare l’impianto di desalinizzazione di Marciana Marina senza aver prima sufficientemente esaminato valide soluzioni alternative. Se invece, come è necessario in tutte le decisioni così importanti, si fosse fatto un accurato confronto fra diversificate modalità di approvvigionamento idrico dell’Elba, ivi compresa quella inerente la costruzione del maxiserbatoio sotterraneo di cui sopra, allora la costruzione del desalinzzatore sarebbe apparsa senza dubbio come l’ultima da adottare.


dissalatore  particolare1

dissalatore particolare1