L'intervento del Circolo Lupi di Rifondazione Comunista sulla questione morale elbana è di notevole interesse ed è assolutamente condivisibile in gran parte del suo contenuto. La sua importanza sta nel fatto che finalmente un partito politico elbano ha sentito (finalmente) il dovere di prendere ufficialmente una posizione su quanto sta succedendo all'Elba rilanciando il problema della questione morale sull'isola, che qualcuno, in maniera strumentale, ha volutamente interpretare come un attentato all'elbanità, cosa assolutamente priva di significato. Anche chi non è affatto comunista (e non si pente certo di esserlo), non può non convenire che la questione morale è questione politica, e comunque non è certo primato del (centro)sinistra, ma dei politici onesti e seri, qualunque sia la propria estrazione ideologica. Lo dimostra il fatto che i procedimenti giudiziari a qualsiasi livello hanno interessato tutto "l'arco costituzionale" elbano. Ma in un contesto in cui molte giunte sono rette da liste civiche che sono un'accozzaglia di trasversalità pseudo-ideologiche e dove spesso la storia ed il curriculum politico dei singoli componenti è di una tristezza infinita, è difficile parlare di questione politica. Perché la politica all'Elba è morta da tempo, resuscitata sotto le spoglie di un'araba fenice fatta di affaristi ed intralazzatori che con l'etica del potere e l'ideologia non ha nulla a che fare. Meno che mai con elbanità. Peccato che l'ottimo intervento dei militanti elbani di Rifondazione finisca poi sconfinare, come sempre, nell'ennesimo attacco al Governo centrale, che in questo contesto c'entra poco o nulla. Ma non si può volere tutta dalla vita.
S.Piero Campo Elba panorama elicottero