Si sta concludendo in questi giorni un'intensa attività svolta delle Guardie WWF mirata alla prevenzione e repressione dello smaltimento illegale dei rifiuti pericolosi. Da alcuni mesi sono stati messi a punto numerosi servizi in appostamento soprattutto notturno, nelle aree più a rischio del territorio elbano, coprendo un territorio che ha interessato quasi tutti i comuni dell'isola. Le zone più a rischio controllate sono state soprattutto quelle incluse nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e quelle a vincolo idrogeologico e paesaggistico-ambientale incluse nel D.L.vo n. 42/04 e di maggiore pregio, come fossi pubblici, aree boscate, spiagge e luoghi panoramici. In numerose zone di pregio sono state rinvenute ingenti quantità di rifiuti pericolosi costituiti da derivanti in decomposizione dell'amianto e da batterie di veicoli abbandonati sul suolo senza nessun minimo accorgimento a tutela della salute pubblica e dell'ambiente. L'operazione, ancora in atto, ha permesso di accertare svariate violazioni amministrative; in alcuni casi anche di carattere penale. Le indagini svolte hanno poi consentito l'individuazione del probabile responsabile che è stato denunciato per violazione al Decreto Ronchi e alla normativa a tutela dei vincoli paesaggistici ed ambientali. L'attività di controllo del territorio delle Guardie WWF, svolta per la maggior parte grazie ad una stretta e preziosa collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato/CTA del Parco Nazionale ha permesso di monitorare buona parte del territorio elbano, evidenziando in modo sempre più palese il grave problema dello smaltimento illecito dei prodotti derivati dall'amianto, ma soprattutto delle batterie d'auto, le quali vengono ormai abbandonate ovunque, anche a rischio di incorrere in gravi conseguenze sanzionatorie. Un particolare ringraziamento per la fattiva collaborazione va anche ai comandi di Polizia Municipale interessati dall'operazione. E' superfluo ribadire la pericolosità per la salute pubblica che hanno anche i rifiuti costituiti da amianto, a maggior ragione qualora si trovino in stato di disfacimento fisico; purtroppo anche in questo caso sono stati rinvenuti ovunque, perfino in aree di pubblico transito in prossimità di strade ed immobili. Il WWF auspica, con un velo di ottimismo, che nel 2006 la popolazione elbana tutta acquisisca, soprattutto in materia di smaltimento di rifiuti pericolosi, una maggiore consapevolezza verso quei comportamenti corretti da mettere in atto a tutela della salute pubblica e delle conseguenze che ne potrebbero derivare per inquinamenti indiscriminati ai danni del nostro patrimonio ambientale.
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