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Tutte le specie a rischio o vulnerabili dell’Arcipelago Toscano

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 05 gennaio 2006

Legambiente, accoglie con favore la notizia del blocco dell’export per il caviale stabilito dall’Agenzia Onu per la salvaguardia delle specie a rischio, ma purtroppo non c’è solo lo storione in pericolo. Le specie animali e le piante stanno diminuendo in tutto il mondo. L’Europa, con 571 specie classificate a rischio dalla Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura) e l’Italia con 111 specie della stessa lista rossa, purtroppo non fanno eccezione. In Europa, su 200.000 specie esistenti, 571 sono classificate a rischio di estinzione. Queste includono 39 delle 293 specie di mammiferi a rischio nel mondo, 29 specie di uccelli sulle 833 globali e 14 specie di rettili sulle 116 totali. La lista rossa cita anche 16 specie di anfibi, 64 di pesce di acqua dolce, 174 di molluschi, 164 di altri invertebrati e 53 specie di piante. L’Italia con 111 specie a rischio di estinzione, non fa eccezione. All’interno dei nostri confini trovano rifugio 12 delle specie mammifere più minacciate in Europa, 15 specie di uccelli, 4 di rettili, 5 di anfibi, 17 di pesci, 16 di molluschi, 42 di invertebrati e 3 di piante. Molte di queste vivono anche nelle isole e nei mari dell’Arcipelago Toscano. Ecco la lista di mammiferi, uccelli, rettili ed anfibi delle nostre isole inclusi nelle varie “liste rosse” tra le specie in estinzione a rischio o vulnerabili: MAMMIFERI CHIROTTERI (PISTRELLI): Ferro di cavallo; Rinofolo eurìale; Nottola gigante; Barbastello comune; Rinofolo maggiore; Vespertilio di Blyth; Vespertilio smarginato; Nottola di Leisler; Pipistrello di Nathusius; Barbastello.. LOGOMORFI: Coniglio selvatico; (Lepre Italica estinta nell’Arcipelago). INSETTIVORI: Crocidura rossiccia; CARNIVORI: Martora; (Gatto selvatico estinto nell’Arcipelago). UNGULATI: Capra di Montecristo; Muflone. PINNIPEDI: Foca monaca (probabilmente estinta solo sporadici individui giovani vaganti). CETACEI: Capodoglio; Balenottera Comune; Delfino comune; Tursiope; Globicefalo; Grampo; Stenella; Zifio UCCELLI Rondine rossiccia; Gabbiano Corso; Berta maggiore; Berta minore; Falco Pellegrino; Piccione selvatico; Marangone dal ciuffo; Pernice rossa (specie che ha subito inquinamento genetico); Barbagianni; Succiacapre; Rondone pallido; Rondone maggiore; Codirossone; Corvo imperiale; Gheppio; Calandro; Passero solitario; Magnanina. ANFIBI Discoglosso Sardo; Rospo Smeraldino; Raganella Tirrenica; Raganella Comune RETTILI TARTARUGHE: Testuggine di Hermann; Tartaruga marina comune (Caretta); Tartaruga embricata; Tartaruga liuto; Tartaruga verde. SAURI: Tarantolino Tirrenico; Lucertola Muraiola; Lucertola Campestre; Ramarro. SERPENTI: Biacco; Colubro Liscio; Saettone. La biodiversità, ricorda Legambiente, oltre a rappresentare una parte dell’eredità culturale e naturale, è anche una riserva vitale di diversità genetica che ci offre la possibilità di rimanere adattabili ai futuri cambiamenti climatici. Inoltre la biodiversità è al centro dello sviluppo sociale ed economico, data la nostra dipendenza dall’ecosistema per avere aria pura e acqua, per difenderci contro le alluvioni, per procurarci cibo, materiali da costruzione, terreno fertile per le coltivazioni.


delfini

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