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A Sciambere delle questioni evangeliche

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 03 gennaio 2006

Gentile Direttore, egregio Tiro Fisso, ci risvegliamo dal nostro torpore per una precisazione esegetico-filologica a proposito dell’‘A sciambere’ del numero mille, anche a costo di sciupare un po’ la festa celebrativa. Dunque. Riferendosi alla donna destinata alla lapidazione nel Vangelo di Giovanni al cap. 8 (1-11), affermate essere una ‘prostituta’. Ma il testo dice invece che si trattava di una “mulier in adulterio deprehensa”, ovvero di una ‘donna sorpresa in adulterio’. A parte l’immancabile riferimento a una pratica ipocrita e demente non ancora tramontata, neppure in Paesi dove l’Occidente ha esportato la democrazia; la precisazione permetterebbe di individuare una categoria politica dai contorni meno indefiniti. Come dire che nella competizione per le poltrone grandi o piccole di ‘prostitute’ ce n’è quante se ne vuole; ma di adultere? Cioè di persone capaci per amore (è questo che le differenzia dalle prostitute) di ‘tradire’ uno sposo, di quell’amore non più capace di essere causa e oggetto? Sarebbe inesatto generalizzare (al solo scopo di orientare le sassate di voi nuovi talebani o nigeriani, ecc.), dicendo che, politicamente (e celentanamente) parlando, “prostitute” è Casa della Libertà, e “adultere” è Unione (della serie: o quelli chi l’ha messi insieme)? Oppure di puttane ce n’è da tutte le parti, ma di sassate non se ne deve parlare, rimettendosi ai Pennisi di turno, o meglio ai magistrati giudicanti? La Primula Russa (noi no) Primula carissima per onore del vero dobbiamo notiziarla che ancor prima della sua "gradevole reprimenda" (e giù con gli ossimori), sua sponte il Sig. Tiro Fisso aveva riconosciuto il suo fallo (honny soit qui mal y pense! come dice il motto dell'Ordine della Giarrettiera, che l'Assessore pensa sia l'albo professionale delle spogliarelliste), fallo sul quale, confessiamo, eravamo pur noi inciampati, confondendo l'adultera e la pubblicana. Tanto è che il Tiro Fisso nostro ci aveva inviato le righe qui di seguito riprodotte: Egregio direttore, vino e cibarie dell’ultimo dell’anno ottundono i pensieri e ingrossano la pancia, chi ci rimette è la memoria. Non di prostituta trattasi nel caso della prima pietra, ma di adultera (Vangelo di Giovanni ): “Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala in mezzo gli dicono: “Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici? (….) E siccome insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”. La platea dei possibili peccatori non si riduce – anzi.. – ma stavolta le prostitute non c’entrano. Chiedo perdono a Lei ai lettori ed all’Evangelista. TIRO FISSO Orbene cara Primula, non abbiamo ben capito (e figuriamoci cosa avrà capito l'Assessore)il suo arzigogolo del Lupanare delle Libertà e dell'Unione Sparpagliata e Fedifraga, ma una cosa ora ci è, più che chiara, ialina: mentre in altri siti (in senso figurato e non cibernetico) si tollera che maggiorenti e improvvisati opinionisti sparino delle orride cazzate, all'orale e allo scritto, da queste parti, appena uno piscia tre micron fuori dal vaso, c'è puntuale un altro che lo inciccia: si tratti di linguistica o rettorica, di Evangeli o delle brache di nonna, è sempre così. Bene, non ci lamentiamo, vuol dire che siamo "ben frequentati" e costretti a proporre qualità, c'è di peggio nella vita .. pensi a quel disgraziato che corregge le bozze dei discorsi di Berlusconi, che storcinamenti di budella da congiuntivo padano!


Gesù e l'adultera più grande

Gesù e l'adultera più grande