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Lo spot più efficace

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 29 marzo 2003

Alcuni dei nostri lettori ci hanno chiesto di vivisezionare e mettere opportunamente alla berlina lo spot turistico-promozionale prodotto dagli Albergatori, magari dedicandogli un ironico corsivo. Ci abbiamo ragionato su più volte, ma poi abbiamo lasciato perdere perché, paradossalmente è più facile fare dell’ironia su un prodotto decente che mostri qualche pecca che su un “coso” totalmente ovvio, futile, banale, sciocco, dozzinale e (almeno alla nostra lettura) assolutamente privo del livello di professionalità che si richiederebbe a qualcosa da circuitare sui media nazionali. Forse risulterà più calibrata la versione 30” che andrà in onda su TeleTegoia e simili, tra la pubblicità di una fabbrica di infissi ed un mercatone della scarpa. Abbiamo convenuto che, se questo doveva essere il principale intervento promozionale del nostro turismo per il 2003, non c’era proprio niente da ridere. Ed il fatto che l’abbiano visto il decine di milioni in luogo di tranquillizzarci ci preoccupa. Per il resto rimandiamo alla rilettura di quanto ha pubblicato Paolo Franceschetti, che al contrario di chi si è dilettantescamente misurato con quel messaggio da inviare al popolo turistico italiano, nella vita ha fatto pubblicità per professione. Cogliamo qui l’occasione per un fulmineo ennesimo ragionamento sulle risorse finanziarie che l’Elba nel suo complesso (privati ed istituzioni) spende per determinare nuovi flussi turistici verso l’Arcipelago. Abbiamo, non da soli in Italia ma non è una consolazione, previsioni che oscillano tra il mediocre ed il pessimo per l’andamento della stagione turistica 2003, e se Bush e Berlusconi ci hanno sicuramente messo del loro, non crediamo che gli eventi bellici siano i soli responsabili della flessione prossima ventura. Forse è il modello turistico elbano nel suo complesso che è entrato in crisi e soprattutto, forse sulla diversificazione, sulla destagionalizzazione, sulla ricerca di nuovi mercati e nuovi target si molto è dottamente discettato e pochissimo agito. La risposta non deve partire dalla diffusione di caramellose e posticce rappresentazioni dell’Isola, ma dal recupero della integrazione e funzionalità dei servizi offerti al turista, da un aumento della loro discutibilissima qualità, da un efficace controllo tariffario. Il problema della semplificazione e del coordinamento operativo delle “azioni” non riguarda solo le istituzioni all’Elba ma riguarda l’Azienda Elba nel suo complesso. Risorse pubbliche e plusvalenze aziendali devono essere spese soprattutto per determinare una migliore qualità dello stare all’Elba. E’ questo lo “spot” più efficace che possiamo mettere in onda da questo scoglio fortunatissimo per quello che gli ha fornito la natura, un po’ meno per la valenza amministrativa ed imprenditoriale che ha finora espresso.


Porto azzurro panorama chiesa

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