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Boss in Val di Cornia (ma con proprietà anche all'Elba)

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 31 dicembre 2005

Per la gioia dei ferventi sostenitori della assoluta trasparenza di tutti gli investimenti finanziari ed immobiliari compiuti nell'isoletta verde e blu, giungono dal vicino continente inquietanti note, emerse nel corso di un'azione giudiziaria condotta dalle Fiamme Gialle impegnate in una inchiesta sull'usura. Dalle indagini è emerso che si trovano anche all'Elba alcune delle 60 case che sono state confiscate a Michelangelo "Mick" Fedele, che secondo il sostituto procuratore Roberto Pennisi è il capo di un'organizzazione che oltre all'usura sarebbe stata dedita a furti, rapine, sfruttamento della prostituzione e spaccio di droga. Originario della Calabria ed ex-affiliato alla 'ndrangheta, agli inizi degli anni '80 Fedele giunse a Donoratico in soggiorno obbligato. La sua attività ufficiale è quella di agente immobiliare, e risulta nullatenente, ma secondo Pennisi è uno degli uomini più ricchi della provincia di Livorno. Gli agenti della Guardia di Finanza stanno completando le verifiche catastali. Il provvedimento di confisca eseguito delle Fiamme Gialle è stato firmato dal giudice per le indagini preliminari Sandra Lombardi. Fedele si trova nuovamente in carcere dal 15 novembre scorso, dopo che era stato fermato nell'ambito di una vasta operazione che ha portato all'arresto di 59 persone, molte delle quali in Val di Cornia.


guardia di finanza macchina

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