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A Sciambere: Così Parlò Zarathustra

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 29 marzo 2003

Oggi tratteremo di Nietzche e più precisamente di una delle sue opere fondamentali: “Also Sprach Zarathustra” - Cosi Parlò Zarathustra (o Zoroastro). Lo abbiamo immediatamente dichiarato per consentire al Valletto Biscottiero di abbandonare temporaneamente lo studio di Plutarco e del Vasari da cui ha intenzione di trarre ispirazione per il tomo: “Le Vite Parallele del XX-XXI° Secolo” di cui ha già tracciato l’ossatura o plot (Fratti-Albert Einstein, Gaudenz-Carlo Rubbia, Fuochi-Wiston Churchill (per via del sigaro), Maltinti-Renzo Piano, Giudicelli-Sharon Stone etc.) che sarà pubblicato a spese del comune. Urge infatti che il succitato si rechi da Vinicio in farmacia, ad acquistare 4 dosi di Xamamina, efficace come ben si sa contro il mal di mare, d’auto e d’aereo, ma anche, secondo recenti studi, a contrastare la nausea, ed il disorientamento da turbe dell’equilibrio indotti dalla lettura di termini ed allocuzioni non commisurati alla capacità di intelligere del soggetto, che nei casi di cui trattasi raramente si spingono oltre la soglia di una corretta esegesi contenutistica della Gazzetta dello Sport. Prima di procedere ad altre incombenze porti egli dunque, servizievole e premuroso, una pasticca all’Assessore, una al Consigliere, una al Consulente e si autosomministri la quarta. Orbene il citato filosofo, il cui nome non ripetiamo onde evitare sputazze da non provetto compitare, fa dire a Zoroastro una frase che più o meno suona: “Vi è stato detto che occorre un buon scopo per condurre una buona guerra, ma io vi dico che se condurrete una buona guerra avrete trovato il vostro buono scopo”. Un’affermazione che, letta da sempliciotti come eravamo da adolescenti, e soprattutto decontestualizzata, poteva sembrare lo specchio di una logica aberrante. Ci è riaffiorata alla mente perché pensandoci bene, proprio a questa massima, così come sta, sembra si sia informata la guerra illegalmente mossa da quel gigante del pensiero che fa il Presidente degli Usa dal suo Maggiordomo (per nobili ragioni di mercato) d’oltre Manica con l’ausilio di rari raccattascorregge europei. Il buon scopo c’è (mettere l’unghie sulla regione più ricca di petrolio al mondo) ma è incoffessabile, quello alternativo (in balistica si chiama “falso scopo”) per confondere il nemico “vogliamo esportare la democrazia” fa sbudellare dalle risate le lumache, ancora più improbabile l’altro “vogliamo sradicare il terrorismo” detto da chi con questa scusa ha invaso l’Afghanistan, che pure con il petrolio (oleodotti) ha discretamente a che fare senza prendere Usama Ben Laden, che da quanto è imprendibile incominciamo a pensare che abbiano delle ottime ragioni per non volerlo prendere. Non è restato ai paladini della libertà petrolifera (ed ai loro emuli locali) che uniformarsi a Zoroastro: “Condurremo una buona guerra, anzi una guerra buona, sarà come Pic Indolor questo è il nostro scopo”. Le cronache ci dicono ben altro, ci dicono che più di un migliaio di vite umane sono state già spezzate, ci dicono di soldati, vecchi, donne, bambini (non ci interessa di che nazionalità, per andare al Creatore non occorre passaporto) massacrati orrendamente, una cosa che dovrebbe far rivoltare lo stomaco a chi ha un briciolo di umanità. E ci dicono le cronache che siamo solo agli inizi che saranno in molti a crepare per l’intervento del macellaio Saddam, mentre molti altri avranno la consolazione di essere assassinati per ordine del “democratico” Bush. E’ ormai dimostrato che questa sarà una guerra lurida come e forse più delle altre, altro che buona guerra, è la solita guerra del cazzo. E neanche a Zoroastro possono attaccarsi.


Nietzsche

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