Torna indietro

Conflitto d’interessi e conflitto di valori.

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 31 dicembre 2005

Potremmo affermare che il centrodestra è caratterizzato dal “conflitto d’interessi”, nel senso che vi sono in esso rappresentanti politici e pubblici che, provenendo dal mondo degli affari ed essendo detentori d’ingenti patrimoni, spesso, molto spesso, per il ruolo di potere pubblico che ricoprono, acquisiscono vantaggi per i propri interessi personali, anteponendoli ai vantaggi per gli interessi generali del paese. Per il centrosinistra il conflitto può invece essere quello con l’etica, “conflitto di valori”. Sulla vicenda bancaria, oltre agli aspetti giudiziari, sui quali sta facendo luce la magistratura è sorto un problema di etica dei comportamenti e delle azioni di chi ha delle responsabilità pubbliche o politiche. Giustamente si è richiamata una coerenza tra valori ed economia, o meglio per settori dell’economia che oltre a rispondere alla legge devono rispondere anche a dei codici etici. Tutte le aziende ed imprese, private, pubbliche o cooperative, devono dimostrare non solo una capacità di stare sul mercato, ma anche di farlo senza infrangere codici etici o responsabilità sociali (lo prevede la Costituzione Italiana e l’Unione Europea). Le Proprietà e i consigli di amministrazione delle società devono vigilare sulle azioni dei loro managers. Ma la vicenda fa emergere anche un “conflitto di valori” non solo dell’economia, ma della politica, o meglio di comportamenti di uomini politici che mal si conciliano con i valori dei quali dovrebbero essere rappresentanti, che non può e non deve essere sottaciuto. Senza scomodare l'alterita' berlingueriana (la politica appunto fondata sull'etica), che in ogni modo si sta' dimostrando preveggente rispetto ad una liberalizzazione dell’economia e dei poteri (da pubblici a privati), nell'epoca del capitalismo finanziario, dove la ricchezza non e' certo rivolta a beni e valori comuni ed agli interessi "generali", il carattere distintivo delle forze democratiche e di sinistra dovra’ essere quello di mantenere vivi e attuali i valori ai quali si richiama. Quindi una politica che non può prescindere dall’etica. Se vogliamo dare alla politica un senso partecipato, una sintonia con il reale, una passione ideale, allora dobbiamo ancorarla ai valori comuni, ai sentimenti insopprimibili di giustizia e libertà e chi e' chiamato a rappresentare tutto cio' non puo' e non deve derogare a quest'etica, pena la squalifica. Non e' forse confliggente con i valori di giustizia, equita' e solidarietà disporre di un reddito elevatissimo per gli incarichi istituzionali ricoperti per motivi e mandati politici e disporne in modo privatistico e se vogliamo dissoluto, per una "passione" che si potrebbe coltivare con meno, molto meno. Se si e' scelto di fare politica, di rappresentare alcuni valori ed interessi, se si vuol essere classe dirigente di un paese e' necessario trarne tutte le conseguenze sul piano dei comportamenti personali, morali ed etici ai quali uniformarsi. Altrimenti si rinuncia e si resta normale cittadino e come tale si e' liberi di comportarsi come si crede, anche ostentando uno status ed una ricchezza con beni di lusso in contrasto con le proprie convinzioni politiche e religiose, ma comunque circoscrivendo questo comportamento solo ad una personale questione di coerenza con la propria coscienza individuale. Altrimenti, ricoprendo una carica di rappresentanza pubblica e politica, subentra un problema di coerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa. In questo caso il conflitto di valori si manifesta e converrebbe trarne le dovute conseguenze. Se vogliamo dare a questo paese una classe dirigente di valore dobbiamo pretendere da essa coerenza e comportamenti personali equilibrati e congrui con le forze che si vuol rappresentare e con l'etica e la virtu' dell'uomo probo. Necessita inoltre un “codice dei politici”, particolarmente di coloro che dovrebbero rappresentare i valori del centrosinistra e la coerenza rispetto a questi. L'etica, il richiamo continuo ai valori, una selezione del personale politico a questi coerente, non e' forse distintivo e costitutivo, per questo schieramento e per il nuovo partito democratico?


fiorani

fiorani

ricucci

ricucci