C'è una formula nei giornali grandi e seri che dev'essere pronunciata dal Direttore o da chi lo sostituisce quando il giornale è completo: il "si stampi!" che fa partire le rotative, un momento celebrato in più di un film americano, che tradotto in quello che ci capita ogni notte, si traduce in una molto meno scenica digitopressione su una compomente definita topo, che a sua volta pilota una freccia su un area dello schermo fandogli compiere il virtuale schiacciamento di un pulsante su cui sta scritto "pubblica". Ciò fatto un'orda di miliardi di elettroni si scatena sulla rete che connette il mondo e compie il miracolo componendosi il parola scritta immagine fotografica (per fortuna non suono, a quest'ora abbiamo una voce da orco) nella esternazione di quello che pensiamo contemporaneamente per i nostri lettori australiani e per il Neri del Bar Arcobaleno a 250 metri in linea d'aria da qui, che già stamani sta brontolando, perchè lui Elbareport lo vuole servito alle 5.30 in punto. Noi continuaiamo a giocare con questo giocattolo informativo ipertecnologico continuando a stupircene come affascinati senescenti fanciullini .... Ecco, è accaduto di nuovo, la parte introduttiva ci ha preso la mano, invece di un cappellointroduttivo abbiamo fatto un sombrero e ora il tempo stringe, il Neri vuole il suo giornale ... avevamo messo in conto, tornando sul "caso Pennisi" di prendere un po' per il culo quelli del Nuovo PSI, ed è finita che non possiamo farlo perchè è tardi, il Neri s'incazza e andiamo alla via così. Ma c'è pure, riflettiamoci, una giustizia delle cose, un'ergonomia naturale che tende a comporsi da sola: perchè dedicare un tale sforzo neuronale, elettronico, cibernetico ad un fenomeno di così modesta entità come il nuovo PSI? perchè impegnare quanto di più moderno l'uomo abbia concepito, perchè usare i satelliti che si incrociano a folli velocità nel cielo, anche per rimandare questo segnale ovunque, per ragionare del pensiero degli emuli locali dell'unto (e non dal Signore) De Michelis? No, no: va bene così senza (altre) parole per citare Rossi (Vasco): "Si stampi!" o meglio: "si schiacci il topo!"