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Orti: Natale senza panettone

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 28 dicembre 2005

Nessun panettone sotto l’albero dei container degli Orti. In compenso adesso le case di ferro possono godere dell’ombra dei bidoni con ipoclorito di sodio dei depositi ASA. Sono protetti da una rete e da un cartello: “Attenzione corrosivo ed irritante”. Scritto soltanto in italiano, mentre quasi tutti i residenti del ghetto sono extracomunitari e potrebbero anche non capire. Per il resto nulla è cambiato. Tranne una famiglia a cui è stata trovata una sistemazione al Ponticello, gli abitanti sono quelli di sempre. Giada, dieci anni e mezzo, è ancora indecisa se fare la veterinaria o l’archeologa. La sua mamma si sta curando per una grave malattia, magari avrebbe bisogno anche di una casa vera. Ma anche un panettone le avrebbe fatto piacere. L’anno scorso la nuova giunta Peria aveva consegnato un dolce a testa e gli auguri di buon anno. Quest’anno silenzio. Perché? Forse perché, malgrado la situazione sia oggettivamente difficile da risolvere, si poteva comunque fare di più. Come mandare un camion di ghiaino per ripristinare il piazzale. Quando piove, ci dicono i residenti, non è possibile passare a piedi. E’ una trappola di fango. Giada non può andare a scuola, ha già perso diversi giorni. Non è un buon inizio per un’archeologa. Tra le 22 persone che risiedono agli Orti ci sono tre bambini. Magari si poteva mettere dei cancelli che delimitassero il confine con la strada interna, sempre molto trafficata, ci dicono. E’ proprio per questi motivi che l’assessore Cosetta Pellegrini ha ritenuto inopportuno presentarsi dopo un anno di assenza con il panettone in mano. Una questione di pudore. Quattro anni sempre uguali. “Ci sentiamo in esilio”, dice la mamma di Giada senza rancore. Per questi mesi invernali torneremo in Marocco, al caldo. Tornerà in Marocco anche il suo vicino, 40 anni, disoccupato, con la moglie e i due figli piccoli. “Nel periodo in cui non lavoro, tanto vale tornare là, dove c’è la casa della mia famiglia.” Purtroppo gli abitanti degli Orti non sono neppure quelli messi peggio. "Ci sono trenta famiglie in totale emergenza abitativa - dichiara Cosetta Pellelgrini - alloggiati in garage o da parenti. E la situazione del Coppedé è più critica degli Orti. Mi sono incontrata con il viceprefetto Fulvio Testi per studiare una strategia per le emergenze." All’Albereto c’è un campetto di calcio dove non gioca più nessuno, sul nuovo regolamento urbanistico al suo posto è previsto un ERP (edilizia residenziale pubblica). Ma hanno da passare almeno tre anni.


Natale 2005 Orti A

Natale 2005 Orti A

Natale 2005 Orti B

Natale 2005 Orti B

Natale 2005 Orti C

Natale 2005 Orti C

Natale 2005 orti d

Natale 2005 orti d

natale 2005 orti E

natale 2005 orti E