Chi scrive questo pezzo ha un privilegio: quello di godere in anteprima delle vignette di Alex e Attilio, che rappresentano sicuramente un "valore aggiunto" per questo giornale e gli forniscono un tratto non imitabile. Di solito però dopo il sorriso o la risata c'è la fase due, che a volte può essere rognosa: decidere se la vignetta si può o non si può pubblicare perchè ci espone a querele, o urta troppo il comune senso del pudore, o è politicamente scorretta. Senza dubbio è politicamente scorretto quello che ha fatto Alex con il montaggio fotografico in cui si autoritrae mentre sta scimmiottando il Cavaliere e mostrando una copia fasulla dell'Unità nella quale si annuncia la dipartita del Berluska. La morte è una cosa seria non si affronta con tanta leggerezza, non si augura (è perfino un luogo comune) neanche al peggior nemico. Eravamo sul punto di scartare il lavoro quando ci è venuto da pensare, a proposito di correttezza, a quanto è stato corretto quel torzolo nel compiere la guittata televisiva di sciorinare un giornale di 52 (leggasi cinquantadue) anni fa per dimostrare la fondatezza del suo pensiero, del suo viscerale odio contro chiunque non gli lecchi i piedi. Abbiamo pensato di aver scritto per 25 anni, su quel giornale che il pidduista di Arcore svillaneggiava, e di non aver conosciuto una sola persona al suo interno che sensatamente potesse definirsi come uno o una "stalinista". Abbiamo deciso che la vignetta "scorretta" di Alex se la meritava e con gli interessi. Al più per temperarla potremmo invitare ad una lieve correzione: "Berlusconi è politicamente morto" forse sarebbe più calzante, visto il fetore di putrescenza politica che si annusa nei dipressi dello statista di minor levatura che questo paese abbia sopportato nella sua storia.
Vignetta Cicino Stalin
vignetta cicino berluska