“Quanto è accaduto negli ultimi anni all’Elba non può essere strumentalizzato per criminalizzare un’intera comunità. E le generalizzazioni, mai come in questa circostanza, sono da respingere e scansare”. Lo ha dichiarato Paolo Bartolozzi, Vicepresidente del Consiglio Regionale intervenendo nel dibattito seguito alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi alla stampa dal giudice Pennisi che aveva accusato gli elbani di avere “scarsa simpatia per la legalità”. “Se è vero che la storia recente dell’isola parla di un lungo susseguirsi di indagini e di vicende dai risvolti giuridici che sono sconfinati nel penale” ha sottolineato l’esponente azzuro, che è stato eletto in provincia di Livorno, “bisognerebbe evitare di parlare di illegalità diffusa sul territorio perché pochi sono stati gli elbani inquisiti mentre, non di rado, sono emerse con chiarezza verità e responsabilità addossabili anche e soprattutto a personaggi provenienti da fuori”. “Tutto ciò dovrebbe imporre una riflessione attenta, approfondita e priva di emotività” ha proseguito Bartolozzi “altrimenti si corre il rischio di scadere in un pericoloso qualunquismo capace di alimentare la sfiducia nelle istituzioni e di confondere la visione dei reali problemi del territorio, che sono tanti e che richiedono da anni soluzioni definitive”. “Gli abitanti dell’Elba sono nella stragrande maggioranza persone perbene” ha concluso Bartolozzi “e rappresentano una ricchezza importante della nostra Regione, una ricchezza che merita certamente maggiore attenzione da parte del governo regionale ed una valorizzazione delle proprie specificità, e che non necessita, invece, di superficiali apparentamenti a realtà ben diverse dove l’illegalità si manifesta come un fattore congenito”.
Paolo Bartolozzi F.I.