Ha fatto bene il Comune di Portoferraio a presentare pubblicamente, alcuni giorni fa, la tesi/indagine sul rapporto droga-giovani, un lavoro conoscitivo per capire il rapporto degli studenti con le sostanze psicotrope (legali ed illegali) sia in termini di uso che di conoscenza teorica e atteggiamento culturale verso le stesse. Innanzitutto va sdrammatizzato il dato del 64% che ha risposto di aver usato almeno una volta una sostanza, tra cui sigarette ed alcool appunto , oltre a cannabis, hashish e a droghe pesanti: come confermato dalle stesse Forze dell'Ordine (Finanza e Carabinieri) la situazione dello spaccio delle sostanze illegali è sotto controllo ed è di modeste dimensioni. A destare preoccupazione è casomai la modalità culturale di approccio al consumo degli alcoolici (vino birra e superalcooloci), davvero alto in assoluto e rispetto ad indagini parallele (es. Siena), considerato una non droga (Non poca la sorpresa dei ragazzi nel veder inserito - nel questionario anonimo somministrato -ndr- l'alcool come droga). In buona sostanza, pare di capire che vi è un'accentuata soglia di guardia dei giovani verso le sostanze illegali (e le loro differenze), mentre è bassa verso quelle legali e ampiamente pubblicizzate. La 'questione droga' è quindi, come è stato sottolineato dai diversi interventi, un problema culturale, di conoscenza e consapevolezza. E qui si inserisce, o si dovrebbe inserire, il ruolo delle istituzioni pubbliche, per aumentare conoscenza e consapevolezza, per offrire alternative di interesse a quello 'stare al mondo' dell' universo giovanile, per predisporre preventivamente interventi culturali ordinari a partire dall' infanzia e dall' adolescenza. Autocritica opportuna e pesante nell'incontro, quindi, ai ritardi di progettazione e investimenti, ad es. nel Piano Sociale di Zona, per quanto riguarda le politiche giovanili, dichiarazioni di volonta di 'fare' da subito in una collaborazione tra tutte le Istituzioni. Varrebbe forse la pena, su questo aspetto, consolidare un momento di rilessione specifica e progettualità comune. Tutto sommato, i dati raccolti, non esaustivi dell'intero universo giovanile essendo alta la dispersione scolastica (sfuggita perciò all'analisi "intra - moenia") e monchi per quanto riguarda l'altro corno del problema costituito dal malesse già patologico che spunta dalle cartelle del disagio psichico dell' Asl 6 , ci dicono che non c'è un'emergenza droga all' Elba (e che potrebbe casomai venire introdotta nella malaugurata ipotesi di approvazione della Legge Fini punitiva del consumo); quei dati ci ribadiscono anche quello che sapevamo già, e che Elbareport ha opportunamente ricordato nei giorni scorsi: ad un alto reddito elbano complessivo (ancorchè morso dalla crisi) corrisponde un bassissimo - finora- livello di investimento delle Istituzioni pubbliche verso la risorsa umana. Cerchiamo quindi di vedere i ragazzi e le ragazze non come oggetto di analisi in vitro, ma per quello che sono, e cioè una risorsa da accompagnare con rispetto dell'autonomia individuale, con la consapevolezza dei ruoli educativi degli adulti, ruolo che comincia con l'esempio della correttezza istituzionale, politica e nella famiglia.
Manifestazione Studenti novembre 2004 2 attorea