Di essere isolani vanno fieri e nemmeno poco. Ma ad essere isolati vedendosi negare la piazzola per l’elisoccorso gli elbani non ci stanno proprio. A dar forza alla loro battaglia scendono così in campo il Consigliere regionale di Alleanza Nazionale Marcella Amadio, il suo Capogruppo Maurizio Bianconi e il Consigliere sempre di An Achille Totaro, membro della Commissione regionale sanità. «La costruzione di una piazzola per l’elisoccorso all’isola d’Elba era già una priorità nel mio programma per la campagna elettorale – sbotta Amadio – e vedere che adesso la Regione stanzia fondi per la realizzazione di ben 35 piazzole in tutta la Toscana escludendo l’Elba mi pare una sottovalutazione insensata ed insopportabile dal momento che il ponte aereo con Grosseto attualmente in atto non garantisce alcuna tempestività per gli interventi d’emergenza. Con quali criteri l’assessore regionale alla sanità Rossi ha escluso l’Elba da questa pianificazione? Mi chiedo a questo punto se Rossi e Martini conoscano o meno il territorio isolano e come mai non lo ritengano, vista la sua natura per l’appunto insulare, un’area isolata». E allora ecco scattare l’interrogazione a risposta scritta, nella quale Amadio & C. chiedono lumi sulla scelta di escludere l’Elba dal piano delle elisuperfici direttamente a Martini: «Con delibera emessa dalla Giunta sono stati destinati 2.201.000 euro per la realizzazione di elisuperfici, piazzole di decollo e atterraggio degli elicotteri per i casi di emergenza sanitaria», si legge nell’interrogazione. «Detto finanziamento – specificano Amadio, Bianconi e Totaro – prevede la realizzazione di 35 nuove elisuperfici per le zone meno raggiungibili e le comunità isolate». Ed è proprio su questo che le contestazioni di An si appigliano. Infatti, sottolineano Amadio, Bianconi e Totaro, malgrado la destinazione espressa riguardi zone poco raggiungibili ed isolate «risulta del tutto assente, sul territorio dell’Isola d’Elba, una piazzola di elisoccorso in pianta stabile nei pressi della struttura ospedaliera di Portoferraio». «Attualmente – spiegano i consiglieri – in caso di emergenza sanitaria, i cittadini elbani sono costretti a ricorrere al servizio di elisoccorso gestito da Grosseto, che comporta inevitabilmente una serie di disagi, stante la distanza e i tempi (40 minuti) che necessariamente l’elicottero deve affrontare per raggiungere il territorio elbano». E quando l’elicottero arriva, poi, che trova? Una piazzola praticamente al buio e distante dall’ospedale di Portoferraio: «La piazzola allestita per l’atterraggio – segnalano infatti a Martini i tre consiglieri di An – oltretutto sfornita di adeguata illuminazione per gli interventi notturni e per i casi di condizioni meteo avverse, è situata a ben 3 chilometri di distanza dalla struttura ospedaliera di Portoferraio. Pertanto – concludono Amadio, Bianconi e Totaro – ad oggi i cittadini elbani non possono usufruire di un servizio sanitario idoneo ed efficiente al pari dei cittadini residenti nel continente». Insomma, una situazione da serie B della sanità che proprio non va giù agli esponenti regionali di An che ora a Martini chiedono innanzitutto «se la Giunta è a conoscenza di tale situazione insostenibile e per quale motivo, nella delibera emessa, non abbia incluso tra le elisuperfici ritenute prioritarie anche quella inerente il territorio elbano», e poi anche «quali provvedimenti intenda porre in atto per rendere idoneo e funzionale anche all’Isola d’Elba il servizio di elisoccorso, indispensabile per garantire assistenza e rapidità di intervento».
elisoccorso elicottero 118