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Ricette da salvare": il censimento dei sapori de La Nuova Ecologia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 20 dicembre 2005

Il samurchio campano, l'anguilla marinata di Comacchio, la manna delle Madonie, la palamita sott'olio dell'Arcipelago Toscano, il lonzino di fico marchigiano, i pani d’umbria, e ancora il chichiripieno di Offida e l’oca in onto veneta. Sono solo alcune delle innumerevoli pietanze della tradizione culinaria italiana, quelle custodite dalle anziane donne dei piccoli comuni italiani, preparate per di più con gli ingredienti della cucina povera contadina, che rischiano di scomparire annientate da una sempre più crescente omologazione del gusto. Per non perdere questo patrimonio di sapori, che rischia di diventare archeologia gastronomica, La Nuova Ecologia ha lanciato nel numero di dicembre Ricette da salvare (www.lanuovaecologia.it/ricette.html), un censimento nazionale dei sapori “in via di estinzione”. Scopo dell’iniziativa della testata di Legambiente è quello di raccogliere le ricette dei lettori per realizzare un dossier con quelle più gradite e meno conosciute che sarà pubblicato in primavera. Piatti con ingredienti tipici di alcune località ma soprattutto ricette che oggi vanno scomparendo perché richiedono tempi di preparazione lunghi o ingredienti molto particolari. A conferma dei rischi che corre la biodiversità agroalimentare, basti pensare che nell'ultimo secolo si sono estinte trecentomila varietà vegetali e continuano a estinguersi, al ritmo di una ogni sei ore. Dall’inizio del Novecento abbiamo perso il 75% della diversità genetica fra i prodotti agricoli e oggi a nutrire il 95% della popolazione mondiale sono meno di trenta piante. Eppure, finora, l’agricoltura ha continuato a marginalizzare e abbandonare le colture tradizionali. Sono a rischio di estinzione, ad esempio, ben 1.500 varietà di frutta e anche se il patrimonio di ortaggi italiano è ricchissimo, molte varietà sopravvivono soltanto negli orti domestici, destinate esclusivamente al consumo familiare. È il caso dei pomodorini «da appendere» diffusi in tutta l’Italia meridionale con forme e colori diversi (dai rossi piennoli della costiera amalfitana, ai corbarini, ai pomodorini gialli pugliesi). Prodotti con sapori e profumi unici, ma praticamente introvabili sul mercato. Partecipare al censimento “Ricette da salvare” è semplice: basta rispedire la scheda che si trova sul mensile a "La Nuova Ecologia - Ricette da salvare", via Salaria 403, 00199 Roma o compilare il form disponibile su www.lanuovaecologia.it/ricette.html. Il dossier sarà pubblicato in primavera e sarà disponibile anche sul quotidiano on line www.lanuovaecologia.it. Grazie della collaborazione! Info: www.lanuovaecologia.it/ricette.html; ricettedasalvare@lanuovaecologia.it


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