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Casa mia..casa mia

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 28 marzo 2003

“Veder discosto” soleva ripetere il Machiavelli ; come volesse fare intendere che l’autentico uomo politico deve guardare avanti a sé , pensare al futuro dei cittadini senza attardarsi in elucubrazioni dietrologiche come le ricorrenti parole “Noi non eravamo al potere e abbiamo ereditato queste situazioni” . A Portoferraio invece si cerca di menare sempre il can per l’aia , ne sono palese resoconto le vicissitudini di quella povera donna con due figli dei quali uno gravemente sofferente di una forma d’asma e da anni in attesa di una locazione comunale , a questo si aggiunge quella sigla (SEE) scovata dall’amministrazione, ovvero l’indicazione della situazione economica di ogni famiglia fornita al comune mediante una certificazione redatta dai centri di assistenza fiscale che tengono conto non solo del reddito patrimoniale ma anche di altri parametri, questo per giustificare gli aumenti delle mense scolastiche..Ottima iniziativa! Chi ha i soldi può e deve pagare e chi è povero usufruire degli sconti e privilegi di legge. Almeno una volta siamo completamente d’accordo, ma questo intrecciarsi di avvenimenti e notizie diramate alla spicciolata in questa fine marzo ci provoca una riflessione: Non siamo in grado di sapere il numero delle case locate dal comune agli aventi diritto di Portoferraio, ma si dice essere un patrimonio ricchissimo, quindi ci domandiamo: Perché questa tanto volenterosa amministrazione non ha mai pensato di effettuare una vera e approfondita indagine patrimoniale su tutti gli affittuari, ai fini di stabilire se effettivamente gli attuali inquilini rientrino nei parametri per le agevolazioni e la concessione delle case comunali, oppure non stiano effettuando una truffa ai danni dell’amministrazione? Crediamo che ne verrebbero fuori delle belle sorprese, nessuno potrà negare che rimane alquanto misteriosa la posizione di alcuni inamovibili inquilini che magari sfruttano la casa assegnata alla madre, ai genitori ormai defunti o locati per grazia ricevuta, e che ostentano un tenore di vita assai più elevato di un cittadino con reddito medio-alto, nessuno potrà negare che dei favoritismi siano da tempo stati concessi anche a vecchi politici tutt’ora egregiamente stipendiati, oppure pensionati con reddito medio-alto proprietari di seconde case magari intestate ai figli ed operanti in nero in altre attività, non si potrà negare a questo punto che gli appartamenti che si renderebbero liberi potrebbero risolvere l’atavico problema della casa , e badate bene, non solo di quella signora ed i suoi figlioletti, ma anche di tutte le altre persone meno abbienti iscritte nella graduatoria delle case comunali. Crediamo che dovrebbe essere un dovere prioritario per una democratica e attenta amministrazione (adottando magari la stessa autorità e determinazione usata nello sfratto forzoso del canile), perseguire la strada dell’indagine patrimoniale ai fini di rendere trasparente il suo amministrare, la sua attenzione verso i bisognosi, la sua imparzialità verso tutti, cani e cittadini elettori, una indagine da fare subito! Prima che alcune case, come si dice da tempo,vengano alienate in favore di persone che già da troppi anni stanno sfruttando, con il silenzio assenso degli organi di controllo, la situazione sulle spalle dei poveri cittadini in attesa da sempre di un tetto! Sarebbe un buon viatico per la campagna elettorale in atto poter dimostrare almeno una volta una vera attenzione ai grandi problemi della città, altro che piano urbanistico con alberghi al Grigolo, Coppedè e nuove inutili ed impopolari strade.


case popolari via carducci portoferraio

case popolari via carducci portoferraio