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A sciambere del filo d'acciaio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 13 dicembre 2005

Riceviamo dal Capogruppo di An in Consiglio Regionale Maurizio Bianconi dal Consigliere Achille Totaro dello stesso gruppo la seguente dichiarazione sulla "sicurezza negli stadi". «L’episodio accaduto ieri fuori dallo stadio di Livorno contro i giocatori della Lazio prima di disputare la partita, fa riflettere una volta di più sull’infiltrazione di elementi facinorosi nelle fila dei tifosi. Questi soggetti devono essere subito individuati ed isolati affinché non mettano a repentaglio la vita dei calciatori e dei normali frequentatori degli stadi». Con queste parole il Presidente di Alleanza Nazionale in Regione Toscana Maurizio Bianconi e il Consigliere Achille Totaro lanciano un appello alle forze dell’ordine, alla questura e al prefetto in seguito al lancio del razzo avvenuto ieri fuori dal campo prima della partita a Livorno. «Fortunatamente le conseguenze del gesto – proseguono – non sono risultate letali ma non possiamo continuare a confidare nei miracoli quando c’è in gioco l’incolumità della gente. Sollecitiamo quindi una pronta risposta delle forze dell’ordine perché episodi di questo genere vengano finalmente debellati e il velo di omertà che evidentemente continua a proteggere i teppisti negli ambienti del tifo venga definitivamente rotto. Il calcio – concludono – deve tornare ad essere un momento di aggregazione sociale e di puro sport, non un terreno di battaglia per istanze che nulla hanno a che vedere con lo spirito agonistico». Maurizio Bianconi, Achille Totaro Hanno proprio ragione. Indubbiamente chi spara un razzo contro un pullman prima che tifoso è una grossa testa cazzo che sarebbe opportuno rispondesse quanto prima in sede giudiziaria del suo gesto. Ci pare però, a proposito di gesti e di penecefali, un comportamento intollerabile quello di un giovanotto, strapagato per le sue arti podaliche, che si mette a provocare il prossimo, anzi svariate migliaia di prossimi, esibendosi in nostalgici saluti dal centro di uno stadio che non dovrebbe essere come loro dicono "un terreno di battaglia per istanze che nulla hanno a che vedere con lo spirito agonistico". Hanno ragione Bianconi e Totaro occorre " ..riflettere una volta di più sull’infiltrazione di elementi facinorosi nelle fila dei tifosi" come dicono loro. Leggendo da un dizionario una delle definizioni di "facinoroso" in "incline a fomentare i disordini" aggiungiamo che anche i facinorosi in atletiche mutande andrebbero allontanati dagli stadi come profilassi igienico-socio-culturale. E con lui sarebbe opportuno tenere lontani dallo sport i gazzettieri di seconda scelta più celebrati, che si scannano per un fuorigioco si insultano in diretta, che hanno convinto quasi un intero paese, governato da un Presidente in via di retrocessione, che parla per metafore calcistiche, che il calcio non è un gioco ma questione di prestigio, di vita o di morte. Tra l'ignoto spararazzi infarcito dalla sinfonia della demenza ultras, il noto provocatore sparasalutifascisti e gli opinionisti carciofili sparacazzate, comunque si collochino, è teso un unico filo d'acciaio che non si può spezzare: il filo della miseria culturale.