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Il governo regionale si occupi di più della sanità Elbana

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 27 marzo 2003

Il prossimo 1° aprile, a seguito di una richiesta dei gruppi della Casa delle Libertà , si terrà una seduta straordinaria del Consiglio Regionale dedicata alla sanità per valutare l’efficacia del tanto decantato modello toscano alla luce delle troppe disfunzioni che provocano notevoli disagi ai cittadini. Proprio in vista di questo importante appuntamento Leopoldo Provenzali, Vicepresidente del Consiglio Regionale, torna a sollecitare tutti i comuni e gli operatori sanitari dell’Elba perché ritiene che “oggi il vero problema centrale dell’isola sia quello di evitare il progressivo ridimensionamento della sanità quando, invece, occorrerebbero maggiori investimenti, sia in termini di risorse umane che finanziarie”. Provenzali, infatti, dopo aver ricordato come i suoi ripetuti interventi sulle varie problematiche del settore attendano ancora, da parte della Regione, le dovute risposte, manifesta la propria preoccupazione per quello che definisce “un evidente processo di impoverimento dei servizi sanitari, specie di quelli ospedalieri, della nostra isola a testimonianza di una programmazione che sembra non tenere in debito conto la specificità delle realtà insulari. E ciò comporta una ulteriore emarginazione delle aree periferiche che diventa intollerabile quando si tratta di prestare cure e salvare vite umane”. Proprio a proposito di questo aspetto, Provenzali porta ad esempio il mancato rafforzamento del settore della rianimazione e la mancata attivazione di un concreto progetto che preveda l’istituzione di 4 posti letto di terapia sub-intensiva. Il consigliere azzurro, difatti, sottolinea come “a fronte dell’impegno previsto nel PAL 1999-2001 di dotare la rianimazione nell’ospedale di Portoferraio di 7 medici anestesisti ed un primario, ci si trovi oggi in una fase di vera e propria emergenza perché il personale è formato da 4 medici ed un primario, con la concreta prospettiva che dal prossimo mese di aprile ne rimangano solamente quattro”. Provenzali conclude annunciando nuove iniziative “perché le singole Aziende sanitarie, per inseguire, peraltro invano, il pareggio di bilancio, operano inaccettabili tagli alla quantità e alla qualità delle prestazioni, anteponendo logiche finanziarie agli interessi dei cittadini. Occorre, invece, che la sanità toscana ed in particolare quella elbana riportino al centro della propria attività il cittadino-paziente e la tutela della sua salute per avviare quel recupero di credibilità ed efficienza non più differibile”.