La Grancassa delle Libertà Riese non si smentisce: sempre offensiva e insinuante nella difesa ad oltranza del Senatore/Sottosegretario/Sindaco Bosi che,meriterebbe sostenitori meno livorosi e più preparati. Tanto per chiarire alla CdL Riomarinese chi siano i "somari" che gli stanno così sullo stomaco, li informiamo che LEGAMBIENTE non è proprio un' "Associazione privata": è riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente - avete presente? Quello che ha dato un bel po' di finanziamenti al vostro Sindaco - è membro dell'I.U.C.N e dell'U.N.E.P: - l'organizzazione ambientale dell'ONU - e fondatrice del Servizio Civile, riconosciuta anche per questo dal Governo della Repubblica Italiana. I Bosiani Piaggesi continuano a prendere per oro colato tutto ciò che esce dalla penna dell'addetto stampa del Sindaco, ma si devono mettere il cuore in pace: un Parco Nazionale resta un "Ente sovraordinato" secondo tutte le leggi e le norme vigenti, e non è servito nemmeno cambiare la Costituzione per far piacere alla Lega Nord, della quale notiamo con dispiacere la mancanza della firma sotto comunicato della C.d.L. che ne avrebbe certamente guadagnato in pacatezza. Nel caso non ci credano possono sempre chiedere al Ministro dell'Ambiente Matteoli, già che ci sono possono anche chiedergli perchè il Governo, con la Legge Delega, ha stravolto tutta la legislazione ambientale ma si è guardato bene dal toccare la legge 394/91 - vi ricordate? Quella che dicevate avreste abolita il giorno dopo la presa del potere - e le competenze dei Parchi. In politica si può anche vendere fumo e far ballare gli articoli di legge davanti agli elettori creduloni, ma non bisognerebbe mai scambiare i desideri per realtà, soprattutto quando si insultano Associazioni che ne sanno di più: si rischiano arrabbiature e schiuma alla bocca. La stessa sostanza inutilmente rabbiosa che tracima dal comunicato dei kamikaze della Libertà Riesi: "Ciò che colpisce è l’immediata risposta di Legambiente, il cui zelo e coda di paglia sono forse il sintomo di un’impropria interferenza che questa associazione privata -attraverso qualche proprio dirigente- esercita su funzioni che debbono rimanere pubbliche. Bene ha fatto il Senatore a richiamare su questo l’attenzione del Commissario del Parco". A proposito di coda di paglia: con chi ce l'ha la Casa degli Avvertimenti di Rio Marina? Forse con il Consulente del Parco Umberto Mazzantini? Di quali improprie interferenze si sarebbe reso colpevole in nome e per conto di LEGAMBIENTE? Avrebbe convinto il Commissario Barbetti a perseguitare il Sottosegretario Bosi? E soprattutto: come possono sapere cosa sta per decidere il Parco Nazionale sul Piano Strutturale di Rio Marina dei privati Signori che si riuniscono per stilare un comunicato di Partiti? Sono a conoscenza di atti e documenti del Parco non ancora pubblici, di violazioni di legge, o di trattamenti discriminatori verso il Piano Strutturale del Comune di Rio Marina rispetto a quelli già esaminati delle altre Amministrazioni Comunali? Conoscono atteggiamenti illegittimi, persecutori, di intromissione nelle competenze degli Uffici e del Commissario del Parco e di pressioni per dilazionare i tempi di risposta alle richieste del Comune di Rio Marina, da parte di Mazzantini o LEGAMBIENTE? Se si lo dicano con chiarezza, assumendosi le responsabilità, altrimenti abbiano il buon gusto e l'intelligenza di tacere. E' stata forse LEGAMBIENTE a far passare quasi un anno dalla prima adozione del Piano Strutturale del 28 marzo 2003 alla seconda adozione del 20 febbraio 2004? Ed è stata sempre LEGAMBIENTE a far sparire di circolazione quel Piano per almeno altri 8 mesi, oppure è stato possibile anche grazie all'asinaggine di qualcuno che ha scambiato l'adozione per l'approvazione definitiva e poi si è trovato nella bratta ed ha dovuto sollecitare la benevolenza di Provincia e Regione per trovare una via d'uscita? Ci associamo però all'appello della Cd.L. Riese: Senatore Bosi, resti a fare il Sindaco di Rio Marina, ci mancherebbe troppo la sua corte di divertenti saltimbanchi. Come direbbe Paolo Conte, non vorremmo perderci "per niente al mondo questo spettacolo di arte varia".
Bosi Prete taglio nastro