“Il sindaco Bosi è giunto alla conclusione più logica: il fallimento della sua amministrazione, e quindi ha deciso di gettare la spugna. Ma chi è causa del suo mal pianga se stesso. In questi cinque anni il Sindaco di Rio Marina si è adagiato sugli errori del Governo Berlusconi cercando di mettersi sottovento per portare qualche “spicciolo” a Rio Marina. Se, Bosi, invece di dedicarsi alle continue cerimonie d’inaugurazione, si fosse comportato come i suoi illustri predecessori, oggi l’Elba avrebbe qualche vantaggio. Allora i parlamentari eletti localmente, sia di maggioranza sia di opposizione, si mettevano insieme alla testa delle delegazioni che andavano a Roma per protestare contro quelle scelte governative che penalizzavano gli elbani. Ma il senatore Bosi si è ben guardato dal fare così. Anzi, fin dal suo insediamento ha sostenuto l’inutilità degli accordi sottoscritti dal governo D’Alema per lo sviluppo del parco minerario, e ha difeso la sciagurata scelta di regalare le miniere al Coni, accettando così per cinque anni il Barbetti al PNAT, tenuto lì da Matteoli solo per dimostrare che il parco è un carrozzone burocratico che gestisce soltanto i vincoli e non produce economia. E proprio in questi giorni ha storto la bocca, ma ha poi votato, i tagli alla Toremar. Oggi il sottosegretario Bosi dice: “mai come adesso ho pensato di lasciar perdere, in un’Elba che sembra non prendere coscienza dei suoi problemi e del suo declino”. Egregio signor Sindaco, non siamo noi elbani gli incoscienti, è Lei che non ama questa terra, è Lei che ha sbagliato politica, ed è proprio grazie a Lei se dopo cinque anni i riesi si trovano con qualche albero e qualche monumento in più, ma con tanti negozi chiusi e tanti giovani senza lavoro e senza casa. Lei, come Barbetti, non ha prodotto economia.
rio marina dal mare