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Nessuno si scusa con le due ragazze escluse dalla selezione ASL

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 06 dicembre 2005

Abbiamo atteso invano per due giorni, che qualcuno avesse la decenza di farsi vivo, di presentare delle scuse, dopo aver pubblicato (insieme ai colleghi del Tirreno) la cronaca dell’incresciosa vicenda delle due ragazze elbane, partite in ritardo per la soppressione delle navi ed escluse (in modo caporalesco) da una selezione della ASL a Livorno perché giunte con 14 (leggasi quattordici) minuti di ritardo. Nessun dirigente dell’ASL 6 (ma neppure uno straccio di amministratore locale, uno spettro di forza politica) ha nel frattempo ritenuto opportuno contattare gli organi di informazione che hanno raccontato i fatti e men che mai le protagoniste per stigmatizzare un episodio a nostro parere umiliante per l’intera comunità isolana. Per quanto riguarda la dirigenza della ASL 6 non è una novità: la linea che ha sempre tenuto nei confronti dell’informazione locale è stata sempre quella della supponente sottovalutazione del ruolo: un atteggiamento piuttosto autolesionista, perché ha contribuito ad allontanare e non poco l’istituzione dalla sua utenza. E’ indubbio che la ASL “goda” di una separatezza dalla gente elbana quasi da loggia, di una estraneità che si è acuita per il bavaglio scrupolosamente imposto a tutti i dipendenti (funzionari inclusi), perché deve essere ipercontrollata dalla massima dirigenza ogni notizia su quanto accade in ASL ogni giorno, una distanza che è aumentata con le recenti vicissitudini giudiziarie. In ultimo riportiamo un fatterello che risulterebbe perfino comico, che in giornata la Signora Tantini (madre di una delle due ragazze escluse causa libecciata) ci ha segnalato: pare che nella stessa mattinata di sabato il nuovo dirigente dottor Trifoglio, avesse programmato un incontro con i primari della ASL 6 Zona Elba, ma provenendo dal continente e trovando al porto di Piombino il libeccio, abbia spostato a lunedì l’incontro. Come dire: una tolleranza di 48 ore per i dirigenti, una intolleranza di 14 minuti per le candidate ad un corso di formazione a fronte delle stesse condizioni meteo. Bravi.


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