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Inopportuna la nomina del Dr. Trifoglio alla Zona Elba della ASL

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 04 dicembre 2005

Come appreso dalla stampa locale, dal 1° dicembre è in servizio all’Elba un nuovo Responsabile della Zona dell’Elba dell’Azienda U.S.L., il Dr. Maurizio Trifoglio, che succede al Dr. Vanno Segnini, che resta a ricoprire l’incarico di Direttore Amministrativo dell’intera Azienda U.S.L. 6 di Livorno. La nomina è stata fatta a livello aziendale sulla base della normativa regionale n. 40/2005, art. 64 che prevede che l’incarico di Responsabile della Zona – Distretto possa essere conferito a: a) un dirigente dipendente dell’Azienda con un’anzianità di servizio di almeno tre anni; b) laureati con esperienza quinquennale di direzione tecnica o amministrativa di organismi, aziende o enti privati o pubblici; c) un medico di base convenzionato da almeno dieci anni. L’assegnazione dell’incarico non prevede l’apertura di nessuna selezione o informativa a soggetti potenzialmente interessati. A fronte di questo si precisa che il territorio elbano, senza tener conto dei professionisti esterni all’Azienda, ha in servizio circa trenta medici di base e sessanta dirigenti medici, oltre a dirigenti non medici, che senza dubbio sono a conoscenza delle problematiche elbane, non solo sotto il profilo sanitario, ma anche sotto il profilo economico-sociale-ambientale. E’ indubbio, quindi, che il nostro territorio era in grado di offrire una ampia rosa di candidati in grado di svolgere il ruolo di responsabile di zona e quello connesso di interlocutore tra l’Azienda USL e le Amministrazioni locali. Nonostante questo e contrariamente a quanto avvenuto in tutte le altre zone, è stato nominato un soggetto esterno, al quale è stato affidato un incarico di durata triennale. Senza nulla togliere alla professionalità e alla competenza del Dr. Trifoglio, è ovvio che gran parte del tempo servirà per prendere coscienza di quelle che sono le problematiche dell’Elba, sanitarie e non. Ci si chiede quindi come sia possibile che queste semplici e logiche riflessioni non siano state oggetto di nessuna attenzione da parte dei nostri Amministratori locali, che non siano state oggetto di discussione in sede di Articolazione Zonale della Conferenza dei Sindaci. Certo è che un assetto del genere non sarebbe neanche stato proposto alle altre zone della Provincia.


ospedale 3

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