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Vieni .. c'è una strada nel bosco .. (una nuova, a Marciana Marina, in ZPS)

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 04 dicembre 2005

Il Circolo di Legambiente dell'Arcipelago Toscano, in seguito alle segnalazione di alcuni cittadini, ha chiesto chiarimenti al Sindaco, alla Regione ed al Ministero dell’Ambiente sull’apertura di una nuova strada realizzata in località San Bianco, nel Comune di Marciana Marina, realizzata partendo dalla strada della Costarella fino a raggiungere un rudere posto in Località Rotone, sul versante sud-est del Colle dell’Uccellaia. Appare evidente – scrive Legambiente - che si sono utilizzati mezzi meccanici per il disboscamento, l’apertura e le opere di contenimento ed il livellamento della strada, che appare avere un percorso in forte pendenza ed attraversa un piccolo corso d’acqua, affluente dell’Uviale di Marciana, e la relativa area di rischio idrogeologico.. I lavori fin qui eseguiti sembrano aver fortemente interessato – a quanto pare anche con eradicazioni - un ambiente di notevole interesse botanico - anche con presenza di alberi di alto fusto - e paesaggistico. Recentemente l’accesso al nuovo tracciato stradale è stato “chiuso” con nastri bianco-rossi. La vicenda ricorda quella di un’altra strada, sempre a Marciana Marina, in località I Pini, sequestrata recentemente dal C.F.S.; infatti anche l’area su cui insiste la nuova strada fa parte della Zona di Protezione Speciale “Monte Capanne-Promontorio dell’Enfola” (Codice Sito IT5160012), già in precedenza SIC, riclassificata ed istituita come ZPS, in base alla stessa direttiva CEE 92/43 sopra richiamata ed alla direttiva 79/409/CEE del Consiglio del 2 aprile 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici, nel maggio del 2004 dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio - Direzione Conservazione della Natura (si veda cartografia), nella quale è obbligatoria la Valutazione di Incidenza per tutti i piani ed i progetti. LEGAMBIENTE chiede quindi di sapere: 1) se quanto realizzato ed in corso di realizzazione è conforme alle concessioni comunali ed alla “Legge forestale della Toscana”n. 397/2000 e successivi regolamenti attuativi. 2) Se il progetto che ha ricevuto la concessione comunale sia stato accompagnato dalla “Valutazione di Incidenza”, necessaria nelle aree comprese nelle ZPS per qualsiasi piano o progetto non direttamente connesso e necessario alla gestione del sito, come non ci pare proprio possa essere una nuova strada privata dentro un’area a macchia mediterranea. 3) Se l’Amministrazione Comunale abbia già preso, in questi ed altri casi, provvedimenti riguardanti il rispetto delle norme sulla salvaguardia della ZPS, compreso l’obbligo di Valutazione di Incidenza. Ma il Cigno Verde non perde l’occasione per segnalare di nuovo che nel territorio dell’Elba Occidentale compreso in Zona di Protezione Speciale, sono in corso di realizzazione altri interventi – con taglio di vegetazione e costruzione di manufatti – che avrebbero ugualmente avuto bisogno di un procedimento di “Valutazione di Incidenza”. Ma la stessa procedura di non osservanza della procedura di Valutazione di Incidenza sembra estendersi a strumenti di programmazione od interventi urbanistici (Regolamento Urbanistico, Varianti, campi boe in presenza di Posidonia oceanica, considerata SIC, ecc.). LEGAMBIENTE chiede un intervento pronto e chiarificatore per una vera tutela della ZPS che ad oggi pare essere ignorata da cittadini ed Amministrazioni.


Abuso S.Bianco 1 Casa

Abuso S.Bianco 1 Casa

Abuso S.Bianco  cartina

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abuso S.Bianco 3 dettaglio Strada

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Abuso S.Bianco 5 sbancamento

Abuso S.Bianco 5 sbancamento

Abuso S.Bianco 4 Fossa laterale

Abuso S.Bianco 4 Fossa laterale