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Controcopertina: Insularità ponti e gaffes berlusconiane

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 29 novembre 2005

All’Assemblea Nazionale dei Circoli di LEGAMBIENTE, che si è tenuta a Rispescia (GR) dal 25 al 27 novembre, hanno suscitato sorpresa e qualche ilarità le affermazioni del Presidente del Consiglio sul collegamento delle Isole Italiane al Continente. Il più ironico, nel commentare le dichiarazioni di Silvio Berlusconi rilasciate a Messina a margine di una manifestazione della Casa delle libertà, sui vantaggi del ponte. è stato Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente: “Apprendiamo oggi dal presidente del Consiglio che la Sicilia non è Italia al cento per cento e che lo sarà solo quando sarà costruito il ponte sullo stretto di Messina. Ci chiediamo dunque se non sia il caso di costruire pure un viadotto tra Civitavecchia e Olbia cosicché anche la Sardegna sia Italia al cento per cento. Ancora una volta – continua Ferrante – siamo costretti a sentire assurdità in merito a quest’opera e la propaganda sui posti di lavoro ne è l’ennesima sconcertante conferma. Berlusconi dovrebbe invece illuminarci su dove siano le risorse per potenziare la rete ferroviaria e su come verranno impiegati tutti coloro che oggi lavorano nel sistema dei trasporti via mare. Al momento ci sembra che l’unica sicurezza siano gli interessi criminali sull’affare ponte”. Ma Gian Lorenzo Anselmi – Presidente di LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano – non è da meno: “Si potrebbe pensare anche ad una bella tangenziale Piombino-Isola d’Elba., magari con un casello a Cavo, visto che la Toremar intende eliminare l’aliscafo che collega l’Elba al Continente, inguaiando qualche centinaio di pendolari, in particolare insegnanti che raggiungono giornalmente le scuole elbane” “La battuta sulla cittadinanza al 100% degli isolani – dice Umberto Mazzantini, responsabile Isole Minori di LEGAMBIENTE - è veramente infelice. Per garantire almeno il nostro diritto a non essere considerati cittadini di serie B occorre da subito impedire che proprio la Finanziaria il Governo Berlusconi-Tremonti tagli il 50% dei finanziamenti per i collegamenti marittimi delle Isole minori e non permettere i tagli previsti da Tirrenia per le corse invernali. Forse – continua l’ambientalista elbano - sarebbe meglio dar ascolto ai cittadini ed ai pendolari, ai Comuni ed alle Forze politiche, all’Associazione Comuni delle Isole Minori (ANCIM), all’Associazione Italiana delle Comunita Montane che chiedono al Governo di garantire la cittadinanza con i servizi di base che sono spesso negati agli isolani, a cominciare da Traghetti che viaggino estate ed inverno e da collegamenti ferroviari degni di questo nome con i porti di accesso. Per garantire il nostro diritto di cittadinanza al 100% basterebbero molto meno dei 4.732 milioni di euro previsti per un megaponte inutile e devastante”


ponte stretto no grazie

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