Ha avuto buon esito l’impegno assunto dal Parco di raggiungere un’intesa con i Comuni al fine di regolamentare, secondo criteri oggettivi ed uniformi, le varie fasi del procedimento autorizzativo di competenza. “Un’intesa utile per i cittadini e gli Uffici” – ha commentato il Commissario del Parco Ruggero Barbetti. “E’ stata impostata una metodologia – ha aggiunto Barbetti - che permette la semplificazione, la trasparenza e la celerità delle pratiche degli Uffici, senza però tralasciare l’analisi della compatibilità degli interventi.” A seguito di alcuni incontri tenuti dal Parco con i responsabili degli Uffici Tecnici dei Comuni, sono state approvate le integrazioni alle linee-guida per l’istruttoria delle istanze relative ai Nulla Osta e alle Autorizzazioni di competenza del Parco. Le nuove procedure, che hanno accolto i contributi tecnici suggeriti dalle Amministrazioni Comunali, le uniche preposte all’invio delle istanze, entreranno in vigore dal primo aprile. Entrando nel merito del documento in esame, dopo aver elencato le modalità di presentazione dei progetti e di esame delle istanze, è da porre in evidenza la sezione relativa ai criteri di valutazione delle domande. La valutazione delle domande di nulla osta o autorizzazione è la conclusione di un processo che si chiude con un giudizio finale favorevole, favorevole con prescrizioni o negativo. Innanzi tutto, la valutazione tiene conto della presenza dei requisiti di ammissibilità; in particolare, si prende in considerazione se gli elaborati a corredo della domanda siano rispondenti a quanto previsto dalle linee-guida e se non vi siano contrasti evidenti con gli strumenti di regolamentazione del Parco. La seconda fase della valutazione consiste nella verifica di opportunità che si sostanzia nel prendere in considerazione aspetti che, pur non essendo di stretta tutela ambientale, siano stati individuati come di fondamentale importanza per l’area (provvedimenti a favore dell’occupazione, mantenimento delle attività tradizionali, salute pubblica) oppure siano stati posti dal Parco come meritevoli di attenzione in quanto, similmente all’ambiente, rappresentano segmenti deboli del sistema (disabili) o che, pur provocando forme di impatto, rispondono a obiettivi di disinquinamento (depurazione). Infine, un ulteriore criterio di valutazione consiste nella verifica della compatibilità ambientale in cui il progetto viene messo a confronto con la qualità delle componenti ambientali del sito dove si vuole collocare. Tra gli interventi soggetti ad autorizzazione da parte dell’Ente Parco ci sono: gli Strumenti di Pianificazione, i Piani Urbanistici Comunali, le Varianti agli Strumenti Urbanistici, i Piani Attuativi e i Piani di Settore; i condoni edilizi e le sanatorie relativi all’art.13 della legge n°47 del 1985 con riferimento ad interventi ricompresi nella presente sezione; gli interventi ricompresi in zone territoriali “E”, come da Decreto Ministeriale del 2 aprile 1968, che riguardano: a) nuove costruzioni – b) demolizioni e ricostruzioni – c) garage interrati – d) piscine – e) cambi di destinazione d’uso; le coltivazioni di cave e miniere esistenti, nonché aperture di discariche inerti e rifiuti solidi urbani; l’installazione di ripetitori per la telefonia mobile cellulare e di ripetitori TV e radio; gli impianti di depurazione e smaltimento delle acque reflue; i piani di miglioramento agricolo-ambientale e rimessa a coltura; la realizzazione di recinzioni in zona agricola. Il testo integrale, approvato con delibera commissariale, è stato inviato agli ordini dei Geometri, degli Architetti, degli Ingegneri, dei Periti Industriali e dei Geologi, nonché agli Uffici Tecnici dei Comuni dell’Arcipelago Toscano. E’, inoltre, possibile prendere visione del documento sul sito Internet del Parco www.isoleditoscana.it .
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