La prima domanda che potrebbe essere fatta a chi suggerisce un libro è: perché dovrei leggerlo? Ovvia la risposta: perché leggere fa bene, non è mai tempo perso né soldi spesi male. Ma forse non sono argomenti abbastanza convincenti. Che dire poi se il libro suggerito è una raccolta di “racconti d’amore e di vita di donne tra donne”, il secondo volume di una antologia di inediti raccolti da Delia Vaccarello, per rimarcare prima di tutto “la netta differenza fra solitudine scelta e isolamento” e poi la necessità di superare la fase del “rifiuto della condivisione”, che spesso colpisce chi dell’isolamento è oggetto. Si può dire soltanto che le storie raccontate sono molto belle, sono scritte da esordienti e firme affermate, ma soprattutto che rappresentano un’opportunità di confronto con una realtà che ancora rimane troppo nascosta, che ancora non riesce ad affermare la propria esistenza nella sua pienezza, che deve sperare in un confessore “diverso” per avere la certezza di esistere. E non è solo l’amore, ma anche la morte, le passioni, gli affetti e la quotidianità, il diritto alla vita, ma soprattutto il diritto, e non la costrizione, al silenzio. La voglia e la necessità di raccontarsi e di acquisire visibilità semplicemente raccontandosi insieme, senza chiedere niente, senza esigere nient’altro che la possibilità di scegliere. Anche di essere invisibili. Delia Vaccarello Principesse Azzurre 2 Racconti d’amore e di vita di donne tra donne Mondadori Euro 7,80
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