Torna indietro

PRINCIPESSE AZZURRE 2 di Delia Vaccarello

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 25 novembre 2005

Racconti d’amore e di vita di donne tra donne Ho letto tempo fa un articolo in cui, con molta discrezione e rispetto, senza lanciare accuse o anatemi, Delia Vaccarello parlava degli aspetti più intimi della sua condizione di lesbica e di cattolica. Una lezione di catechismo, fatta paradossalmente da chi, per la Chiesa e per tutta una serie di “onesti benpensanti” rappresenta invece l’incarnazione del peccato. Lo faceva parlando d’amore, la cosa più naturale quando ci si confronta con Dio, non di sacerdozio o di matrimonio fra omosessuali, piuttosto ponendosi domande molto personali, sul proprio rapporto con una fede che dovrebbe costituire un punto di riferimento per chi vive situazioni di disagio, e invece alimenta pregiudizi e discriminazioni. Perché se già è molto difficile vivere la propria solitudine in una società che fa fatica ad accettare, molto più complesso e devastante può rivelarsi il dubbio di non essere giusti nemmeno quando si prega. Soltanto perché si ama qualcuno dello stesso sesso, viene negato il diritto a testimoniare Dio attraverso l’amore. Ecco allora il rifiuto e il tentativo di distacco dalla propria fede, l’ingiustizia di doversi privare di qualcosa di così profondo solo a causa di chi si appropria della parola di Dio, e ne fa regole che incidono sui sentimenti fino a scalfire l’anima. Ma la Chiesa, per fortuna dei fedeli e anche dei non credenti, non è solo gerarchia ecclesiastica e illustri porporati, la sua parte migliore, che dà il vero messaggio cristiano, è quella silenziosa di parroci che vivono in prima persona i disagi profondi, le sofferenze quotidiane e le mille solitudini, per esempio di chi, come un omosessuale, prima deve affrontare da solo la propria realtà personale e poi confrontarsi con la difficile collocazione in un mondo che lo percepisce come altro dalla normalità. Ma la cosa più paradossale è che anche un sacerdote, che non giudica nel segreto della confessione e non nega il sacramento della comunione, possa essere visto come “diverso”, e non come portatore di semplici, grandi verità, come dice la stessa Vaccarello: “Ne ho scelto uno che sembrava aperto. Sorrideva tanto. Non era triste come altri. In confessione mi ha detto : «Non c'è peccato ad essere omosessuale, basta che non ti allontani da Dio e lui ti amerà comunque…»” . Perché parlare di libri e parlare di preti? Perché da cattolico non si accetta che si possa impedire a qualcuno di celebrare Dio amando. Si possono avere punti di vista diversi su matrimonio, adozioni e quant’altro dovrebbe riguardare aspetti forse più laici della questione, ma non è tollerabile l’idea che Dio possa fare discriminazioni fra amore giusto e amore sbagliato, che possa accettare o rifiutare l’amore fra due persone a seconda del sesso, che costringa chi si ama a nascondersi e negarsi. La prima domanda che potrebbe essere fatta a chi suggerisce un libro è: perché dovrei leggerlo? Ovvia la risposta: perché leggere fa bene, non è mai tempo perso né soldi spesi male. Ma forse non sono argomenti abbastanza convincenti. Che dire poi se il libro suggerito è una raccolta di “racconti d’amore e di vita di donne tra donne”, il secondo volume di una antologia di inediti raccolti da Delia Vaccarello, per rimarcare prima di tutto “la netta differenza fra solitudine scelta e isolamento” e poi la necessità di superare la fase del “rifiuto della condivisione”, che spesso colpisce chi dell’isolamento è oggetto. Si può dire soltanto che le storie raccontate sono molto belle, sono scritte da esordienti e firme affermate, ma soprattutto che rappresentano un’opportunità di confronto con una realtà che ancora rimane troppo nascosta, che ancora non riesce ad affermare la propria esistenza nella sua pienezza, che deve sperare in un confessore “diverso” per avere la certezza di esistere. E non è solo l’amore, ma anche la morte, le passioni, gli affetti e la quotidianità, il diritto alla vita, ma soprattutto il diritto, e non la costrizione, al silenzio. La voglia e la necessità di raccontarsi e di acquisire visibilità semplicemente raccontandosi insieme, senza chiedere niente, senza esigere nient’altro che la possibilità di scegliere. Anche di essere invisibili. Delia Vaccarello Principesse Azzurre 2 Racconti d’amore e di vita di donne tra donne Mondadori Euro 7,80


principesse azzurre

principesse azzurre