Alcuni automezzi carichi di gas Gpl e soltanto 31 passeggeri ammessi a bordo dell’Oglasa partita alle 17 da Piombino, ma in orario alle 16, 30. L’aliscafo soppresso a causa del maltempo di questi giorni. Giovedì pomeriggio nella stazione marittima di Piombino sembrava già iniziato lo sciopero generale. Ed invece sarà un episodio destinato a ripetersi ogni martedì e giovedì fino almeno alla fine di gennaio. In quella data, forse, rientrerà in servizio l’Aethalia, momentaneamente spostata su un’altra rotta. La Toremar si trova perciò sprovvista di mezzi adibiti al trasporto di merci pericolose. Non ci saranno corse straordinarie per trasportare il gas ma, utilizzando alcune corse in orario, la Toremar lascerà a terra auto e passeggeri per far posto ai trasporti pericolosi. Il disagio è notevole giovedì pomeriggio a Piombino, alla biglietteria il nervosismo si scaglia sulle impiegate che cercano di gestire l’emergenza. Una breve lista d’attesa, che si è conclusa al 25esimo passeggero (considerando gli autisti dei camion e alcune prenotazioni), e gli altri tutti a terra. Le corse utili successive erano alle 17,30 per Rio Marina-Porto Azzurro ed il Moby Love delle 18,15. Proprio la nave per Rio Marina, ci facevano notare alcuni lavoratori portuali, parte quasi sempre con pochi passeggeri. Perché allora, proprio in considerazione del flusso, non dirottare su quella corsa il carico pericoloso? Il disagio sarà anche nella direzione inversa, martedì prossimo la Toremar delle 10,15 da Portoferraio anticiperà la partenza caricando i “vuoti” del Gpl e 31 passeggeri. Alle biglietterie gli avvisi ci sono, ma non così evidenti da farsi leggere. E poi una curiosità: ma perché proprio 31 passeggeri? Perché la legge prevede che in questi casi si imbarchino 3 persone per ogni metro lineare della nave. Sicurezza è fatta.
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