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Tagli Toremar, pendolari "sgomenti" per la soppressione dell'Aliscafo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 24 novembre 2005

Con stupore e sgomento abbiamo appreso dalla stampa locale la notizia della soppressione, a far data dal 1 gennaio 2006, dell’aliscafo sulla linea Piombino – Elba. Come è noto la nostra associazione è composta da circa 300 lavoratori pendolari, residenti in comuni del “continente” ubicati nelle province di Livorno, Grosseto ed anche Pisa, che svolgono la loro attività sull’Isola d’Elba fornendo un servizio indispensabile alla collettività elbana (circa l’80% del personale docente e non docente delle scuole è continentale e le altre attività istituzionali, ospedale, uffici pubblici, banche, ecc., funzionano anche perché ci sono i lavoratori pendolari). Appaiono evidenti le ripercussioni che comporterà la soppressione di tale servizio: - sull’intero sistema della mobilità dei pendolari costruito su coincidenze ed interscambi, spesso effettuati in tempi strettissimi, fra i vari sistemi di trasporto (treno, nave, auto, bus) all’interno del quale l’aliscafo ha un ruolo strategico per cui dal nuovo anno assisteremo ad una notevole dilatazione dei tempi di percorrenza con enormi disagi soprattutto per coloro che abitano più lontano; - sulla collettività poiché creare disagi ai lavoratori pendolari vuol dire creare disagi anche a coloro che fruiscono delle loro prestazioni, agli uffici ed alle aziende che spesso hanno strutturato gli orari di lavoro sugli orari delle compagnie di navigazione (in un’isola si viene solo in nave!), ma soprattutto alla popolazione elbana utilizzatrice dei servizi da loro resi. Tanto premesso ci corre l’obbligo di protestare vigorosamente contro la soppressione del servizio come paventata dalla società armatrice. Fiduciosi in un ripensamento, confidando anche nell’interessamento degli enti preposti, porgiamo distinti saluti.


toremar + aliscafo

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