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A Sciambere: Tempo bruciato

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 25 marzo 2003

Ad una delle sue fantastiche macchiette (Gastone, ci pare) il geniale Ettore Petrolini usava far dire: “A me mi hanno rovinato le donne”. Ed il grande Totò in uno dei suoi mille personaggi pronunciava il famosissimo: “A me mi ha rovinato la guerra!”. Due personaggi diversi, Gastone era quasi l’archetipo dei moderni “Grigio-Pirla” quelli che una volta si definivano gagà e che oggi si presentano : palestrati, lampadati, maldivati, griffati, liftati, scioperati, ed ugualmente potrebbero cantare con Petrolini: “bello – non ho niente nel cervello...”. L’ometto di Totò se non ricordiamo male era uno incazzato per come gli andavano le cose che caricava (solo in parte obiettivamente) la responsabilità delle sue disgrazie sulle traversie belliche. Le due cause di rovina ci sono venute in mente facendo la settimanale analisi degli accessi al sito che ospita il nostro giornale e scoprendo che (pur restando nel decente valore dei 4800 click settimanali) dopo una fortissima impennata durata circa un mese e mezzo con valori in crescita decisa, i nostri lettori erano scesi di colpo di circa il 10% rispetto alla settimana precedente. Non una rovina certo ma una battuta di arresto sì: apparentemente un giallo, da risolvere però senza partire dal classico “Cerchez la femme” (no Assessore tradurlo con “andate a topa” sarebbe quanto meno forzoso) piuttosto orientando la causa della “rovina” sulla motivazione del Principe Antonio De Curtis. Fin troppo facile capire: abbiamo subito l’impari concorrenza dei teleschermi che vomitavano H 24 le immagini della guerra, e che continueranno ininterrottamente finche non giungeremo alla saturazione delle emozioni, finché i TG cederanno la prima notizia ad un evento non bellico, finchè diventeranno rarefatte le trasmissioni in cui giornalisti si intervistano a vicenda, con contorno di ex-generali in ciabatte, di studiosi di problemi militari che (facendo il verso al mitico “Buzze” che disse negli spogliatoi: “O si vince, o si perde o si pareggia”) dicono pieni di scienza e sussiego: “Domani le truppe Usa potrebbero avanzare, ma non si può escludere che ripieghino né che si attestino dove stanno”. Fino ad allora la TV ci sottrarrà lettori. Ma riflettendoci non è un gran male poi che molti si siano distratti dal nostro lavoro, recupereremo sicuramente. Un po’ più grave è pensare alla somma sociale del tempo delle persone del mondo che si sta bruciando in questa attenzione preoccupata, è con rammarico che pensiamo al tempo che poteva essere meglio speso a parlare tra genitori e figli, a pensare in positivo, a fare qualcosa di utile per gli altri o di bello per gratificare la propria persona, captati dai tubi catodici e dagli schermi al plasma che rimandano ossessivi le immagini di questa, illegale, odiosa e stupida guerra.