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40 litri al secondo d’acqua di mare da bere

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 25 marzo 2003

Nella mattinata di mercoledì 26 Marzo si terrà a Roma presso il Ministero dell’Ambiente una riunione sui problemi del comparto idrico elbano. Intorno al tavolo, oltre i rappresentanti del Ministero prenderanno posto la Regione Toscana, La Provincia di Livorno l’ATO, la Comunità Montana dell’Elba e Capraia ed i Comuni dell’Isola d’Elba. Gli argomenti in discussione sono stati anticipati alla stampa dal Presidente della C.M. Mauro Febbo e dall’Assessore ai Servizi Idrici dell’Ente Comprensoria Pietro Galletti. L’incontro romano verterà soprattutto su due interventi progettuali: uno destinato ad essere concretizzato in tempi brevi (la realizzazione di un desalinizzatore a Marciana Marina) l’altro volto a indirizzare le opere idrico fognarie sul territorio insulare dei prossimi anni (un piano stralcio del generale progetto, che dovrebbe condurre alla creazione di quel sistema integrato che condurrà fino ad una depurazione di 3° livello (quasi alla potabilizzazione) delle acque reflue, ed al loro almeno parziale riutilizzo così come al reperimento di altre risorse interne all’Elba. La struttura marinese (per la quale il Ministero dell’Ambiente ha deciso di concorrere con un finanziamento di quasi due miliardi e mezzo di vecchie lire) dovrebbe assicurare da sola l’immissione di 40 litri/secondo nella rete idrica elbana, facendo ancora di più pendere la bilancia del consumo dalla parte delle acque captate o prodotte sull’Elba. Febbo e Galletti hanno infatti sottolineato con soddisfazione che gli investimenti per la captazione di nuove sorgenti, di manutenzione dei vecchi e di ripristino della rete idrica laddove mostrava maggiori problemi di tenuta (fondi assegnati da Regione e Provincia per 5 miliardi v.l.) hanno aumentato la disponibilità complessiva isolana di una notevolissima portata di acqua: 50 litri/secondo. Complessivamente si è così ra raggiunta la disponibilità di 325 l/s di cui “solo” 125 portati dal continente attraverso al condotta csottomarina e nel 200 prodotti all’Elba. Il dissalatore sarà realizzato a monte della ex fabbrica SIE, all’interno della quale sono state recuperate e bonificate delle vasche capaci di tenere in deposito fino a 2250 metri cubi d’acqua. Gli amministratori hanno detto che i finanziamenti aggiuntivi necessari per la realizzazione della grande struttura marinese potranno essere reperiti se soggetti interessati quali i comuni si attiveranno sul fronte del DOCUP e dei Fondi destinati alle Isole Minori. Resta da fare ancora molto lavoro sul fronte della depurazione, ma l’impianto marinese è stato concepito anche in tal senso, poiché a fianco del dissalatore sorgerà anche un impianto di depurazione delle acque commisurato alle esigenze dettate dalla nuova normativa a cui tutti i comuni dovranno adeguarsi entro il 2005. “Per una soluzione totale dei problemi idrico-fognari elbani – ha affermato Galletti – occorrerebbe investire probabilmente 180 miliardi di vecchie lire” Ma l’Assessore mette anche l’accento sulle parecchie cose fatte, o almeno finanziate in questi ultimi periodi. Fare previsioni sui mesi critici della punta turistica stagionale non è possibile, ma si spera in bene. “Poi – commenta amaramente qualcuno – con previsioni di calo fino al 25% delle presenze, ci penseranno gli assenti ad evitare l’emergenza” Sarà anche un po’ alla Catalano, ma ossorviamo che sarebbe molto meglio avere una stagione ricca di entrambi gli elementi: acqua ed ospiti paganti dell’Elba.


mare sterminato panorama

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