I Carabinieri del Nucleo Operativo dell'Isola d'Elba sono tornati nelle aree "Residenze di Presidio Ambientale" nella giornata di lunedì 21 Dicembre per operare, su disposizione del GIP del Tribunale di Livorno Merani un ulteriore sequestro che si aggiunge ai 19 effettuati venerdì scorso. Ma questa volta i sigilli non sono stati posti ad uno degli appartamenti che a parere degli inquirenti costituiscono una lottizzazione abusiva, a finire sotto sequestro sono stati infatti i locali che ospitano l'unico esercizio artigianale-commerciale presente nella zona R.P.A. Capoliverese: la pasticceria Orchidea. In realtà il sequestro della pasticceria è stato di concerto con il Magistrato spostato a lunedì per dare modo ai gestori di esaurire le scorte di materiale alimentare che avevano già in lavorazione e che sarebbe andato perduto. Le operazioni di sequestro si sono chiuse nel pomeriggio ponendo a forzato riposo le otto persone (tre coppie di titolari e due dipendenti) che lavorano da anni nella pasticceria. Tra di loro c’è molto sconcerto, il provvedimento che ha indotto la temporaneo chiusura è arrivato addosso ai titolari dell’attività totalmente inaspettato. “Avevamo rilevato l’immobile provvedendo al cambio di destinazione d’uso da civile abitazione – hanno dichiarato ai colleghi del Tirreno i pasticceri capoliveresi – per noi era tutto condonato, avevamo tutti i permessi”. Ora si augurano che la loro situazione venga chiarita il più presto possibile perché c’è in ballo il reddito di cinque famiglie, otto persone che debbono quanto prima riprendere a lavorare.
Lottizzazione capoliveri 3