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Il No alla guerra del Consiglio Provinciale

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 25 marzo 2003

Condanna dell’aggressione all’Iraq, disapprovazione per la linea seguita dal governo italiano in questa crisi, sostegno alle iniziative pacifiche e nonviolente, appello a fermare immediatamente la guerra e impegno di solidarietà concreta alle popolazioni colpite dalla guerra. Questi i punti centrali ribaditi dal Consiglio provinciale, riunito ieri in seduta straordinaria per discutere sulla guerra in Iraq, che ha approvato un documento presentato dai gruppi della Margherita, Ds, Verdi, Comunisti Italiani e Rifondazione. “La dottrina della guerra preventiva è fuori dal diritto internazionale, ha affermato Nunzio Marotti, consigliere provinciale della Margherita. Questa guerra acuisce le tensioni fra islamici e cristiani, distruggendo anni di faticoso dialogo. Inoltre, si sta andando verso un ordine mondiale in cui contano pochi Paesi più forti, svalutando l’operato di organizzazioni sovranazionali come l’Onu. Il mantenimento di tale ordine richiede il costante incremento delle spese militari con la sottrazione di risorse alle necessità di base (alimentazione, sanità, istruzione). E le vere vittime di questa come di tutte le guerre sono i civili e, in primo luogo, i più poveri”. Si tratta, pertanto, di fermare immediatamente le operazioni militari riprendendo l’azione politica e diplomatica, unica strada per evitare conseguenze incalcolabili per l’intero pianeta. Nel corso del suo intervento in Consiglio, Marotti ha ribadito la necessità di rafforzare l’impegno di tutti per l’educazione alla pace (a cominciare dalle famiglie, dalle scuole e dai mezzi di informazione) e alla convivenza dei diversi popoli e culture. E’ necessario dare impulso alle azioni di cooperazione internazionale e di aiuto allo sviluppo, vincendo la situazione di disparità ed ingiustizia del mondo attuale che è alla base del terrorismo e delle guerre. Infine, occorre rafforzare il ruolo dell’Unione Europea sullo scenario mondiale, ritrovando unità e capacità di proposte costruttive nelle istituzioni internazionali. Un’Europa che, oltre all’allargamento ai paesi dell’Est, deve costruirsi sulle relazioni con il Sud del Mediterraneo, cioè i Paesi del nord Africa e del Medio Oriente.


Nunzio Marotti

Nunzio Marotti