Paolo Andreoli, assessore alle politiche produttive ed al turismo, non ci sta alle critiche di Gianfranco Coletti del circolo Teseo Tesei in merito alla mostra fotografica organizzata lo scorso settembre dal comune di Portoferraio presso la Torre della Linguella. “A nome di tutta la giunta devo dire – spiega Andreoli - che in previsione della mostra, il cui progetto è stato gestito e finanziato dal comune, abbiamo interpellato per primo il circolo Tesei Tesei, proprio per la sua rappresentatività in ambito delle discipline subacquee. Ma dopo una settimana ci è stato risposto che non erano interessati. Per fortuna – prosegue Andreoli – abbiamo avuto l’adesione dei diving elbani che ringraziamo per la loro preziosa collaborazione. Si sono dati da fare per cercare sponsor e premi facendo in modo che l’amministrazione comunale spendesse solo 2.484 euro per acquistare le cornici per l’esposizione delle foto. La manifestazione non pretendeva poi di pubblicizzare il mare elbano, ma il mare in generale. E’ stata un’occasione per aprire la torre della Linguella, ed abbiamo avuto dei riscontri positivi sulla stampa specializzata. E’ chiaro che dopo quella manifestazione il comune non poteva finanziarne altre simili. Invece di polemizzare tanto – conclude l’assessore – cerchiamo di collaborare di più.” Non sappiamo se il Circolo Tesei intenderà ulteriormente replicare, per parte nostra ci pare che la risposta dell'Assessore Andreoli sia di una sconfortante inadeguatezza. Parlare di manifestazioni "simili" mettendo sullo stesso piano un evento sportivo di portata nazionale (con partecipanti di valore internazionale) svoltosi all'Elba, con una estemporanea raccolta di foto è quanto meno sbagliato. Al contrario non si capisce perchè il Tesei avrebbe dovuto accettare a scatola chiusa di collaborare con il Comune per la realizzazione di una generica "mostra del mare" visto che aveva un ben più rilevante impegno già fissato in calendario. Cosa significa poi "pubblicizzare il mare in generale"? Ha un minimo senso logico una simile affermazione? Con le (scarse) disponibilità cittadine vogliamo caricarci del problema di promuovere le distese acquee di tutto il globo terrestre? Inoltre ci pareva che Coletti ponesse, oltre la questione specifica, una riflessione critica sulle inadeguatezze istituzionali, denunciando la mancanza di una politica del territorio nei confronti delle attività di un settore come quello delle pratiche sportive all'aperto che rappresenta già un valore aggiunto per la nostra economia e che andrebbe maggiormente usato come risorsa. Una critica che si appuntava in primo luogo verso una A.P.T. nei confronti della quale sentiamo ultimamente crescere e molto il mugugno. Ma forse questo era argomento troppo complesso per le competenze di Andreoli, tanto è che si è limitato a difendere (male) la sua mostra. S.R. (le foto che corredano questo articolo sono state scattate all'Elba in occasione del Campionato Italiano di Fotografia Subacquea 2005 organizzato dal circolo Tesei)
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