Energia: il nucleare non è competitivo proprio per i costi Berlusconi si appella all'Europa affinchè si torni all'atomo per contenere il prezzo dell'energia. “È la solita minestra riscaldata. La strada per abbassare il prezzo dell’energia è quella del risparmio energetico e dell’innovazione tecnologica”. Lo dice Roberto Della Seta, presidente di Legambiente commentando le dichiarazioni rilasciate questa mattina dal Premier, Silvio Berlusconi, sull’impiego del nucleare per contenere il prezzo dell’energia. “Se in nessun paese sviluppato tranne la Finlandia, – continua Della Seta – negli ultimi 30 anni non si è realizzata nemmeno una centrale nucleare ci sono due motivi: la sicurezza che continua a non essere garantita e proprio i costi che non rendono il nucleare competitivo”. “Altrettanto grave – conclude il presidente di Legambiente - è che non si ragioni mai sulle energie rinnovabili, l’unica via che assicura davvero un futuro nel rispetto dell’ambiente e dei cittadini Non si capisce perché non si sfruttano le conoscenze a disposizione dell’uomo, dalle rinnovabili come solare e eolico all’impiego dell’idrogeno, ma si va sempre a parare sul nucleare come panacea di tutti i mali. Al contrario, le dichiarazioni di Berlusconi mettono in luce una certa distanza tra il Premier e il Paese: sono infatti sempre di più le amministrazioni che si affidano a soluzioni quali, a esempio, il solare o il fotovoltaico. A partire da Roma, il comune che ha i migliori risultati nella diffusione delle fonti rinnovabili nelle strutture edilizie dell’amministrazione”.
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