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A Sciambere della lettera (apocrifa) di un sindaco all'opinione pubblica elbana

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 09 novembre 2005

Cara signora Opinione Pubblica Elbana, noi non abbiamo il piacere di conoscerci, ma volevo scriverle perché ultimamente mi hanno detto che di fronte a lei avrei fatto più di una figura di ..... A parte il fatto che non lo faccio con piacere: non vedo perché dovrei giustificarmi di fronte a voi elbani, che in più di un'occasione vi impicciate dei fatti capoliveresi pur essendo stranieri. Diciamo che lo faccio per capriccio. Non ho neanche capito a che area politica appartenga, signora; ma per questo la perdono: non l'ho capito neanche di me stesso. Innanzitutto vorrei replicare al sinistrume ambientalista-brigatista-magistraturista. Mi accusate di fare filosofia da bar. Perché non è forse una nobile arte? Ti fa guadagnare consensi facili sparando cazzate a raffica. Perché piuttosto non ci si applica di più in questo? Guardate le mie performance agli incontri pubblici: - dico un'amenità su Barbetti, e tutti si spellano le mani dagli applausi; - faccio paragoni tra il bilancio comunale e quello familiare, e tutti godono come armadilli; - affermo che a Capoliveri c'è una ventata di aria nuova, e tutti si sdilinquiscono in giubili. E il bello è che alla fine nessuno sta veramente a sentire i miei pippettoni. E secondo voi dovrei cambiare registro, per farvi piacere. Cambiatelo voi, piuttosto. Mi accusate di distruggere la posidonia: ma se non mangio neanche il radicchio. Dite che devasto l'ambiente: vorrà dire che coprirò le brutture con gigantografie di foto delle Seicelles, montate su pannelli, tanto i turisti è questo che vogliono. Piuttosto pensate alle cose serie: alla benzina e alle gomme che consumo per il viaggio da Valenza a qui, per esempio. Ma la cosa che più mi stupisce è gli attacchi che mi arrivano da destra. Ma come!? Non vi siete ancora accorti che io sono un prodotto della vostra cultura? E' da un anno e mezzo a questa parte che non ho fatto altro che cercare di accattivarmi le vostre simpatie! Cos'altro devo fare di più per dimostrarlo? Ragioniamo un attimo. Non vi piaceva la Briano perché ci ha fatto vincere le elezioni: l'ho degradata da assessore all'urbanistica a quello delle politiche della cannuccia di palude. Volevate farvi quattro risate: ho fatto mettere su da Geri la boutade dell'asilo, e quando eravate stufi, un calcio in culo e pedalare. Non vi piaceva Bertani a segretario dei Ds: via, a casa. Ho messo in lista mezza Forza Italia e m'ha fatto la campagna elettorale pure il segretario elbano di An! Per non farvi rimpiangere Barbetti sono diventato spocchioso e autoritario anch'io. Ho ridotto la sezione dei Ds capoliveresi a un club del ricamo. Non vi piaceva quando dicevo che a Capoliveri non si sarebbe più costruito: ho rilasciato licenze edilizie a iosa, addirittura in zone ad alto valore ambientale dove neppure Barbetti avrebbe messo mano, come ai Castagni. Non volevate il tesoro del Polluce a Capoliveri: tiè, pigliatelo te, Papi. Fini dice "nessuna tolleranza per i drogati": levate le tende da Lacona, ex-tossici di Exodus. Non vi piaceva la commissione per far luce sulla situazione dell'urbanistica pubblica: fermi tutti, era uno scherzo. Cosa volete di più, irriconoscenti? Volete che mi rapi a zero e mi faccia un trapianto di capelli? Carlo, strappameli e riappiccicali! Come dici? Può essere un lavoro abusivo? Vabbè, allora presenta qualche decina di migliaia di domande di condono, una per ogni capello, tanto per andare sul sicuro! Volete che trasformi i Ds in Forza Italia? E che ci vuole, faccio uno scambio di bandiere e metto in sezione un poster di Berlusconi, e poi gli racconto che quello raffigurato è Togliatti dopo essersi fatto una doccia! Tanto sanno una sega chi era Togliatti! Volete che faccia una guerra preventiva a Rio Elba? Anche domani! Faccio occupare Cerboli dai laconesi, bombardo Nisportino con i grappoli marci della passata festa dell'uva, e accuso la Schezzini di avere armi di distruzione di massa nascoste a Torre del Giove! Tutto, faccio per voi. Ma non potete trattarmi così, sigh! Sob! Scusi il pianto, signora Opinione Pubblica Elbana, ma queste cose le sento battere nel mio petto a destra (dimenticavo di dire che mi sono trapiantato il cuore da una parte all'altra, per far colpo sulla Santanchè). Ma dovevo pur dirle per non lasciar adito a dubbi a quei malignoni che ce l'hanno con me. Ma non si preoccupi: non mi lascio intimidire da quella cosa schifosa e nemica che getta continuamente fango su di me: la politica. Vado avanti per la mia strada. (Miseriaccia, proprio ora mi si doveva guastare il GPS!). Pablo Peron Ballerin, insuperabile sindaco