Portoferraio è rock, il video su Portoferraio invece è lento. Non lentissimo ma un po' lento sì. Buono l’impegno della Cosimo de’ Medici che ha prodotto il cortometraggio promozionale per incuriosire il turista distratto che arriva con il traghetto, sbarca, e se ne va in giro per l’isola convinto che Portoferraio sia soltanto un orrendo grattacielo con il mare intorno. Realizzato in cassetta e Dvd, il video presentato sabato mattina al De Laugier, sarà proiettato e venduto nei luoghi turistici del capoluogo elbano, al teatro dei Vigilanti, alla Linguella, sui traghetti. Belle le immagini di Carlo Solari ed i testi di Fabrizio Prianti. Tre mesi di lavoro per ricavare dalle 10 ore di registrazione 15 minuti di sintesi. Portoferraio appare come un museo a cielo aperto, con alti bastioni cinquecenteschi, e percorsi napoleonici. Solo un museo appunto, senza strade e senza persone. Senza frutta e verdura, senza pescatori e farmacie. Anche il mare si vede da lontano, più come una minaccia (le invasioni dei pirati e le tempeste) che come una risorsa. Portoferraio è ingessato dalla sua storia. Napoleone è più presente da morto che da vivo, la maschera in bronzo, la bara, la lapide di Foresi e i canti gregoriani cozzano un po’ troppo con le intenzioni promozionali Con questo non vogliamo bocciare l’impegno e la passione di chi lo ha prodotto e realizzato. Vogliamo solo dire che si può migliorare. L’impianto può andare, ma occorre velocizzarlo.
linguella torre panorama