Nessuno può essere in disaccordo con Legambiente quando chiede attenzione al problema della depurazione e delle condotte sottomarine. C’è da dire, però, che negli incontri tra gli amministratori elbani, almeno quelli di “ultima generazione”, che hanno come oggetto di discussione la salvaguardia dell’ambiente, il miglioramento delle condizioni di vita dei residenti o il turismo, la discussione si è sempre incentrata e soffermata in particolar modo proprio sul problema della depurazione. Anche in una delle ultime conferenze dei Sindaci, un po’ più di un mese fa a Cecina con ASA ed AATO 5, la questione degli impianti di depurazione da progettare o da realizzare, è stata sollevata da più comuni che hanno indicata questa priorità come quella che potrà condizionare fortemente il futuro dell’Isola: siamo in ritardo, anche perché le amministrazioni che si sono succedute, per anni, non hanno potuto o voluto affrontare adeguatamente l’aspetto più nascosto e meno edificante della già trascurata programmazione delle infrastrutture e dei servizi. L’articolo di Legambiente, che denuncia oggi il presunto menefreghismo dei comuni relativamente all’allaccio delle nuove condotte, sembra essere giustificato quando si riferisce al rilascio delle concessioni e deve servire sicuramente come sollecito all’azione politica per un intervento diretto. Le condotte in oggetto sono state finanziate, con l’impegno particolare di alcuni soggetti locali e di un nostro rappresentante politico, senza gravare sulle comunità: siamo agli ultimi atti, ma dobbiamo ancora agire per superare le difficoltà dei fallimenti societari, degli intrecci di competenze, delle responsabilità tecniche di questa ingarbugliata situazione per arrivare ad avere, nella prossima estate, tutte le condotte terminate e tutti i nuovi scarichi attivati. In questo modo si potrà procedere anche al recupero e al risanamento della zona umida di Mola che in questi ultimi anni ha dovuto ospitare il cantiere ed ha visto progressivamente ridurre il valore biologico dell’area e le sue capacità di ospitare migratori. Capoliveri, nell’estate appena trascorsa, si è battuta per arrivare all’allaccio della nuova condotta del Lido: con la collaborazione di tutti gli Enti interessati, sono state superate difficoltà tecniche e burocratiche complesse, ed ora anche se, come quasi tutti, non abbiamo un impianto a monte della condotta, scarichiamo al largo del Golfo Stella dove le capacità di depurazione del mare sono maggiori di quelle in essere nella situazione precedente. Dobbiamo continuare e procedere con spirito di collaborazione, responsabilità, volontà. Il mare è attualmente la nostra risorsa più importante e dobbiamo fare in modo che le Amministrazioni elbane sappiano curarla e garantirla nel futuro più di quanto sia stato fatto fino ad oggi: controllo del territorio per evitare che singole azioni incoscienti, scaricando abusivamente, rovinino l’attenzione e il lavoro di molti, progettazioni accurate e realizzazioni tempestive per impianti di depurazione efficienti, adeguati alle presenze e al valore del nostro ambiente.
lido di capoliveri panorama spiaggia
Lacona e laconella