Lo staff docente delle scuole materne Tonietti di Portoferraio e il Poggetto di Porto Azzurro, hanno partecipato con grande entusiasmo al corso di primo soccorso pediatrico PBLS organizzato dagli istruttori sezione elbana della Società Nazionale di Salvamento. Il corso svoltosi nell'arco di quattro incontri pomeridiani, si è concluso con la lezione sul riconoscimento di un'emergenza sanitaria con la presenza della Dottoressa Daniela Laudano, responsabile del 118 dell'Elba, sempre molto disponibile alle iniziative delle associazioni di volontariato. Le varie fasi del corso hanno visto protagoniste le insegnanti, alcune di loro suore, che operano nelle due scuole materne elbane, le quali ospitano in totale oltre cento bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Completata la parte teorica, è iniziata quella pratica con le manovre di rianimazione pediatrica sui manichini, simulando situazioni dove il bambino o il neonato era vittima di un arresto cardiaco o un blocco delle vie respiratorie a causa di un pezzo di cibo o di un corpo estraneo, incidente questo purtroppo molto frequente nei bambini. "Forse nessun'altra emergenza crea tanta ansia quanta ne crea affrontare un bambino in condizione critica." spiega Stefano Mazzei responsabile della Salvamento, "Per questo sarebbe necessario che ogni persona, in modo particolare tutti quelli che hanno a che fare con i bambini, genitori, nonni, baby sitter, maestre, anche se speriamo non ce ne sia mai bisogno, dorebbero essere in grado di conoscere delle semplici manovre di primo soccorso salvavita, piuttosto che agire d'impulso e correre in auto verso il Pronto Soccorso. In caso di arresto cardiaco se non si interviene subito bastano solo 4 minuti perchè il cervello subisca danni celebrali irreversibili. Solo con una tempestiva rianimazione cardiopolmonare RCP, è possibile scongiurare tale evento e dare una speranza di sopravvivenza alla sfortunata vittima in attesa dell'arrivo del servizio medico d'emergenza 118. I dati parlano chiaro" continua Mazzei "ogni anno in Italia 200 bambini muoiono a causa di incidenti stradali, 400 per incidenti in casa, 20.000 rimangono feriti e 1.000 sono quelli che subiscono traumi che li rendono invalidi permanenti. Per questo credo" conclude "forse sarebbe opportuno che le Istituzioni si dimostrino più sensibili a questo problema e magari si attivino affinchè la cultura del primo soccorso venga diffusa maggiormente a partire dagli insegnati che operano nelle scuole, dove la nostra associazione con i nostri volontari è ovviamente a disposizione per eventuali iniziative." Questi i nominativi dei partecipanti al corso di primo soccorso: Elena Sale, Giannini Veronica; Arnaldi Deborah, Suor Maria Rosa, Suor Attilia, Suor Gemma, Suor Silvia Madre Superiora.
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