Enrico Graziani nel pomeriggio di Lunedì 31 Ottobre, dopo 19 giorni di detenzione ha lasciato il carcere delle Sughere ed ha fatto ritorno all'Isola d'Elba. Il tribunale del riesame di Firenze ha disposto nei confronti dei tre indagati per la vicenda del Vallone Graziani, Pieruzzi e Mai che erano stati condotti in stato di arresto in carcere, la più favorevole misura degli arresti domiciliari. I giudici fiorentini hanno quindi accolto le richieste formulate in subordine, rispetto all'annullamento del provvedimento richiesto dagli avvocati Lorenzo Calvani e Alfolso Stile che difendevano il Vicesindaco di Campo nell'Elba e Tiziana Campitelli che patrocinava il consulente volontario del Comune Pieruzzi. Un primo breve commento ci veniva rilasciato nel pomeriggio dal Sindaco di Campo nell'Elba Antonio Galli: "Sono contento che siano tornati alle loro abitazioni - ha detto il primo cittadino campese - certo gli arresti domiciliari sono una cosa diversa, ma sinceramente mi aspettavo di più, speravo che tornassero in piena libertà con l'annullamento pieno del provvedimento di custodia cautelare" I tre, infatti, fino a nuove disposizioni dell'autorità giudiziaria dovranno rimanere presso le loro abitazioni e non potranno avere contatti diretti che con i loro stretti familiari ed i legali né potranno usare linee telefoniche. Enrico Graziani e Luigi Pieruzzi, lasciato il carcere livornese delle Sughere hanno fatto ritorno all'Elba nella prima serata di Lunedì 31 Ottobre, per Roberto Mai detenuto ad Avezzano occorrerà attendere probabilmente il giorno di martedì. Il vicesindaco che pare sia uscito fisicamente e psicologicamente molto provato dal periodo trascorso in carcere ha compiuto l'ultima parte del viaggio con la moglie Anna Maria, che lo ha accompagnato fino a casa dove è arrivato intorno alle 20.
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