I docenti e il personale ATA dell’IPIA – IPSAR Raffaello Brignetti hanno inviato agli Assessori all’Istruzione e ai Lavori Pubblici della Provincia di Livorno, al Sindaco ed all’Assessore alla Pubblica Istruzione e al Sindaco del Comune di Portoferraio, al CSA di Livorno ed al Dirigente Scolastico dell’ISIS R. Foresi, una nota nella quale si denuncia lo stato di inadeguatezza in cui versano alcune strutture scolastiche elbane ed altri problemi derivanti dai lavori che si stanno eseguendo. Riportiamo qui di seguito il testo integrale del documento Le proteste studentesche degli ultimi giorni e le notizie riguardanti le difficoltà in cui si è venuto a trovare l’Istituto R. Foresi, a causa della inadeguatezza delle strutture e dei locali in cui si svolgono le attività didattiche del Liceo Scientifico e Classico, non hanno reso giustizia di un problema ben più grave che, all’interno dello stesso Istituto di Istruzione Superiore, attanaglia gli allievi e le attività didattiche dell’IPIA – IPSAR R. Brignetti. Come spesso accade, infatti, un problema di ordine minore, ma adeguatamente pubblicizzato, tende a nasconderne uno di più gravi dimensioni. Ciò che è stato taciuto o che è stato ignorato è il disagio in cui si sono venuti a trovare allievi e docenti del Brignetti in conseguenza del comune accordo raggiunto, con troppa leggerezza e dopo un prolungato gioco di scaricabarile, dalla Provincia, dal Comune di Portoferraio, dal Csa di Livorno e, forse, dalla stessa Dirigenza Scolastica per la sistemazione delle classi del Liceo Classico all’interno dei locali del Brignetti medesimo. Tale sistemazione non è stata affatto indolore in quanto ben sei aule della stessa struttura sono state cedute per tale operazione, facendo sì che tredici classi di IPIA e IPSAR si trovino attualmente a ruotare su nove aule. Queste nove aule si ridurranno poi, nel giro di qualche settimana , ad otto a causa dei lavori, attualmente in corso presso il suddetto Istituto, per la sistemazione dei nuovi laboratori di Cucina, Sala Bar e conseguenti spogliatoi. Al di là della scomparsa di un locale in cui poter effettuare le lezioni di Educazione Fisica al coperto, del ridimensionamento del laboratorio di Fisica e della necessità di spostare l’attuale laboratorio di Pneumatica in un locale prossimo alle ex-officine, tale riduzione di spazi finirà con l’incidere pesantemente sulla didattica e sul rendimento scolastico di allievi già di per sé meno motivati. Alcuni docenti sono, infatti, costretti a svolgere quasi tutto il loro orario in laboratori dove non sempre la parte teorica del programma può essere coerentemente e adeguatamente portata avanti a causa dell’assenza di un numero di banchi pari a quello degli allievi o di lavagne adatte. La rotazione sulle aule crea poi spesso scompiglio e ritardi, nonostante il fattivo e prezioso aiuto del personale ATA, nell’inizio delle lezioni con il conseguente rallentamento dell’attività didattica tutta. Si fa un gran parlare di questi tempi, forse anche troppo, delle scuole di serie A e B che la riforma Moratti tenderebbe a creare. Peccato che ciò sia fatto quasi sempre da un punto di vista “liceale”. Da tempo infatti gli Istituti Professionali ed i loro allievi sono trattati come Istituti e studenti di serie B. Il manifesto disinteresse delle autorità competenti per il disagio dell’IPIA è stato poi ulteriormente aggravato dalle vergognose pressioni giunte in precedenza alla Dirigenza Scolastica, da parte di personaggi che si fregiano del titolo di “uomini di cultura” e che magari amano discettare di libri non letti, affinché gli allievi del Classico non fossero mischiati con la “feccia” dell’IPIA. Con questo comunicato intendiamo quindi rompere un colpevole silenzio e chiedere che al più presto siano risolti i problemi di edilizia scolastica inerenti alle scuole superiori situate sul territorio di Portoferraio e che siano, allo stesso tempo, restituite al nostro Istituto le aule e gli spazi necessari per un completo e normale svolgimento delle attività scolastiche e, soprattutto, agli allievi dello stesso una dignità pari a quella degli studenti frequentanti gli altri corsi di studio.
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