Abbiamo trattato nel numero precedente di Elbareport la vicenda del montarozzo di posidonia secca e pietre che fa ancora bella mostra di sé (ovviamente si fa per dire) sulla parte Est della più popolare spiaggia di Portoferraio, quella delle Ghiaie. L’ingombrante mucchio aveva generato proteste dei bagnanti tanto degli esercenti operanti in zona sia per la porzione di spiaggia occupata, sia perché il vento, che batte frequentemente il litorale, faceva volare e spandeva le “alghe” ammontinate scriteriatamente insieme alle inasportabili ghiaie. Nella mattinata del 2 Novembre siamo andati alla “ricerca della buca perduta”, ad individuare cioè la fossa scavata sul piano di S.Giovanni, su un terreno di proprietà privata, che avrebbe dovuto accogliere, dopo opportuni ed onerosi lavori di impermeabilizzazione le “alghe” della discordia, una volta che queste fossero state separate dalle pietre. Ma quello che si doveva compiere secondo il Sindaco in pochi giorni è rimasto fino ad oggi non eseguito il risultato è quello delle foto, la montagnola ancora là alle Ghiaie, da maggio in attesa di essere “smaltita” dalle grecalate invernali, che riporteranno in mare, e poi di nuovo sulla spiaggia la posidonia secca, mentre la efficientissima buca resta, non distante da Punta della Rena, vuota, come è possibile verificare dalle foto stesse. Ripetiamo che gradiremmo sapere quanto ha sperperato il Comune portoferraiese tenendo conto della somma di operazioni (raccolta delle alghe, realizzazione della fossa, impermeabilizzazione, eventuale fitto pagato al proprietario dell’area) per realizzare questo utilissimo allevamento di ranocchi (ed in futuro zanzare) a ridosso della zona urbanizzata.
portoferraio vasca di raccolta alghe san giovanni
portoferraio vasca di raccolta alghe san giovanni