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Studenti in corteo, sognando il polo delle Ghiaie

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 26 ottobre 2005

E’ il giorno della manifestazione degli studenti elbani. Un mercoledì di protesta lungo le strade di Portoferraio, per chiedere alla Provincia ed ai Comuni edifici sicuri in cui poter esercitare il morattiano diritto-dovere all’istruzione. Dopo una settimana di autogestione, di striscioni, di corsi alternativi, di dibattiti, la voglia di “rivoluzione” si rivolge all’esterno, alla ricerca di interlocutori disponibili. Numerose le lettere indirizzate in tutte le direzioni, agli otto sindaci, ai Vigili del Fuoco, alla Provincia. Il vetusto edificio del Grigolo, oltre ad essersi rivelato insufficiente a contenere tutti gli iscritti del liceo scientifico e classico, che hanno dovuto patire i doppi turni fino ad ottobre, è anche inadeguato sotto il profilo della sicurezza. Una scala antincendio che finisce su un terrazzo al terzo piano, impianti elettrici ritenuti dagli stessi ragazzi non a norma. Il polo scolastico delle Ghiaie rimane però il sogno di una generazione di studenti. Lontano, un obiettivo da coltivare come una scommessa, una prova contro la rassegnazione che spesso serpeggia sui banchi di scuola. “Tanto non cambierà mai nulla” dice qualcuno, dopo autunni di autogestioni finiti a rincorrere il programma ministeriale. Se il Liceo fa i conti con le inadeguatezze del palazzo del Grigolo, l’Itcg mal sopporta il disagio dell’ala prefabbricata, dove piove e fa sempre o troppo caldo o troppo freddo. I ragazzi chiedono di incontrare gli assessori della Provincia, per essere informati sull’immediato futuro delle loro scuole. E mercoledì la parola passa agli striscioni.

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