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Comunità montane: demagogia e falso federalismo del governo

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 23 ottobre 2005

I rappresentanti della Comunità Montana e delle migliaia di piccoli Comuni sparsi in tutta Italia, saranno a Roma il 27 Ottobre per protestare contro questo irresponsabile tentativo condotto sulla testa e contro la parte più debole del Paese. Giorni or sono abbiamo denunciato l’ intenzione del Governo – in sede di legge finanziaria- di azzerare i fondi destinati alle Comunità Montane. Oggi dobbiamo registrare un fatto ancora più grave, e cioè la dichiarata volontà di abolirle, cancellando in un sol colpo trent’anni di storia istituzionale e di cultura amministrativa senza alcun reale vantaggio per le casse dello Stato. Il miliardo di euro che il governo ipotizza di risparmiare si riferisce, infatti, per oltre il 97% a spese di gestione e di investimenti che comunque qualcuno dovrà pur sostenere se non si vuole il licenziamento di tutto il personale e la soppressione di beni e servizi vitali per le comunità locali. Si fa demagogia e qualunquismo elettorale a buon mercato dichiarando che i risparmi potrebbero essere così stornati alle famiglie, si parla di sostegno alle Unioni dei Comuni ignorando ( o facendo finta ) che questo sono le Comunità Montane, il cui ruolo di Ente Locale a tutti gli effetti è stato ribadito da una recente modifica costituzionale . Si tratta insomma di una vera e propria follia che coinvolge 356 Enti in rappresentanza di oltre 4000 municipi per un totale complessivo di 10 milioni di abitanti. Quale sia l’importanza di un ente di coordinamento, di programmazione e di gestione comprensoriale qual’ è o può esser oggi una Comunità Montana, compresa quella dell’ Elba e Capraia che si avvia a divenire Comunità di Arcipelago, è sotto gli occhi di tutti. Per quanto riguarda il nostro territorio, dopo le miniere, i fari, le spiagge, il catasto, il tribunale e il tesoro del Polluce, ora tentano il colpo grosso, di scipparsi l’unico ente che può davvero rappresentare l’unità territoriale dell’Elba e dell’intero Arcipelago Toscano. Non ci sono riusciti prima, non ci riusciranno neppure questa volta. Ma il pericolo è grande e reale. Per questo è necessaria la mobilitazione più ampia e consapevole di tutti i cittadini, delle forze politiche – riteniamo di ogni colore - , delle categorie e delle Istituzioni locali, Provinciali e Regionali. Occorre una risposta forte e indignata che ciascuno, nei modi e nelle forme più opportune dovrà far sentire al Governo e al Parlamento. I rappresentanti della Comunità Montana e delle migliaia di piccoli Comuni sparsi in tutta Italia, saranno a Roma il 27 Ottobre per protestare contro questo irresponsabile tentativo condotto sulla testa e contro la parte più debole del Paese.


comunità montana vessillo

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