www.legambientearcipelagotoscano.it Recapito: loc. Uccellaia – 57033 Marciana Marina (Elba) Livorno – Sede del Circolo: Salita Napoleone 57037 Portoferraio (Elba) Livorno telefono 0565 99113 - 904213 fax 0565 904353 – 904213 E-mail: info@legambientearcipelagotoscano.it Conto corrente postale 33568502 intestato a: LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano - loc. Uccellaia 57033 Marciana Marina (LI) Marciana Marina 20 ottobre 2005 Al Signor Sindaco Del Comune di Marciana Marina Via Vadi 57033 Marciana Marina (LI) e p.c. Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Via Cristoforo Colombo, n. 44 - 00147 - Roma; Presidente Regione Toscana Via Cavour 18, 50129 Firenze; Commissario del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano Via Guerrazzi 1 – 57037 Portoferraio (LI); Presidente Provincia di Livorno Piazza del Municipio 4 – 57100 Livorno; Servizio Conservazione Natura Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Via Capitan Bavastro 174, 00147 Roma; Assessore al Territorio e Infrastrutture Regione Toscana Via Cavour 18, 50129 Firenze; Assessore all’ Ambiente e Tutela del Territorio Regione Toscana Via Cavour 18, 50129 Firenze; Assessore Politiche ambientali, Caccia, Cooperazione internazionale Provincia di Livorno Piazza del Municipio 4 – 57100 Livorno; Assessore Difesa suolo e coste, Forestazione e bonifica, Parchi naturali Provincia di Livorno Piazza del Municipio 4 – 57100 Livorno; Direzione Generale delle Politiche Territoriali e Ambientali Regione Toscana Via di Novoli 26 – 50127 Firenze; Responsabile del Settore “Sperimentazione e verifica della Pianificazione Provinciale e Comunale” Regione Toscana Via di Novoli 26 – 50127 Firenze Oggetto: Osservazioni al Regolamento Urbanistico del Comune di Marciana Marina 1 – VALIDITA’ DEL PIANO STRUTTURALE E DEL REGOLAMENTO URBANISTICO Il Regolamento Urbanistico adottato dal Comune di Marciana Marina ed oggetto delle presenti osservazioni fa riferimento ad un Piano Strutturale che dovrebbe, secondo la normativa vigente, essere stato definitivamente approvato. Così non è. Il Piano Strutturale del Comune di Marciana Marina – redatto ai sensi della L.R.T. n. 5/95 - non ha infatti completato l’iter autorizzativi in quanto non ci risulta siano state accolte e portate all’approvazione del Consiglio Comunale le prescrizioni al Piano Strutturale formulate dall’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano con Delibera Commissariale n. 292 del 12/12/2003. Tale delibera pone precise prescrizioni per il 30,97% del territorio comunale di Marciana Marina compreso nel Parco Nazionale - con richiesta di mutamenti sostanziali riguardanti le previsioni del P.S. per le UTOE n. 3 “La Cala” e n. 4 “Il Bagno” - che non risultano accolte nemmeno nel Regolamento Urbanistico oggetto delle presenti osservazioni. Si fa presente che il Decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1996 ”Istituzione dell'Ente Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 290 dell'11 Dicembre 1996, alle “Misure di salvaguardia del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano” art. 5 dice esplicitamente: (Regime autorizzativo generale): “Su tutto il territorio del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, non ricadente in zona 1, (…) b) sono sottoposti ad autorizzazione dell'Ente Parco: - i nuovi strumenti urbanistici generali o quelli non ancora definitivamente approvati alla data di entrata in vigore del presente Decreto; - le eventuali varianti, totali o parziali, agli strumenti urbanistici generali vigenti, non definitivamente approvate alla data di entrata in vigore del presente Decreto; - i piani attuativi relativi alle zone territoriali omogenee c[TM], d[TM], f[TM], o ad esse assimilabili, di cui al Decreto Ministeriale del 2 aprile 1968, n. 1444, non definitivamente approvati e quelli per i quali, pur in presenza dell'approvazione definitiva alla data di emanazione del presente Decreto, non si sia ancora proceduto all'avvio dei lavori per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria o di singoli insediamenti. Sono altresì sottoposti ad autorizzazione dell'Ente Parco, i nuovi interventi di rilevante trasformazione del territorio, per i quali, alla data di entrata in vigore delle presenti norme, non sia stato effettuato l'inizio dei lavori” La scelta del Comune di Marciana Marina di non far accogliere dal Consiglio Comunale le prescrizioni dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano viola anche le prerogative del Parco Nazionale contenute nell’articolo 13 - Nulla osta - della legge Quadro sulle Aree Protette 394/1991. E’ quindi del tutto evidente che il Regolamento Urbanistico oggetto delle presenti osservazioni fa riferimento ad un Piano Strutturale non definitivamente approvato secondo le leggi vigenti. Quindi, prima dell’adozione del Regolamento Urbanistico il Consiglio Comunale di Marciana Marina deve accogliere con atto e votazione formali le prescrizioni del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano – Ente sovraordinato – ed il Regolamento Urbanistico potrà essere veramente adottato solo dopo questo passaggio obbligatorio e, per essere conforme al Piano Strutturale, dovrà accogliere al suo interno tali prescrizioni così come prescrive la normativa vigente. Si invita quindi il Comune di Marciana Marina a sospendere il procedimento di approvazione del Regolamento Urbanistico, a sottoporre le prescrizioni del Parco Nazionale al Consiglio Comunale e, solo successivamente, a sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale un Regolamento Urbanistico che tenga conto delle indicazioni vincolanti fornite dall’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Si invitano il Ministero dell’Ambiente, il Parco Nazionale dell’arcipelago Toscano, la Regione Toscana e la Provincia di Livorno – che leggono le presenti osservazioni per conoscenza - ad esercitare I compiti di vigilanza sulla sull’iter approvativo degli strumenti urbanistici del Comune di Marciana Marina, per garantirne la correttezza rispetto alla legislazione vigente ed alle competenze di tutte le Istituzioni interessate. 2- VALUTAZIONE AMBIENTALE E ASSENZA DI VALUTAZIONE DI INCIDENZA RELATIVA ALLA PRESENZA DELLA ZPS MONTE CAPANNE – PROMONTORIO DELL’ENFOLA” La Valutazione Ambientale del Regolamento Urbanistico del Comune di Marciana Marina è veramente povera cosa, una mancanza di analisi preoccupante che culmina nel punto 5 “Energia” che ha come unica analisi dei dati: “Non si rilevano”. E’ evidente che questa sottovalutazione della Valutazione Ambientale è figlia di un Piano Strutturale che nelle nostre osservazioni definivamo così: “D’altronde, molto povera, quasi banale, è l’intera parte di analisi degli aspetti ambientali contenute nella Relazione del Piano Strutturale, nelle Disposizioni applicative e nel Titolo II – Tutela dell’identità culturale del Territorio contenuti nelle Norme tecniche. Tanto che, per le generiche affermazioni contenute, risulta addirittura difficile comprendere quali concrete iniziative di tutela, salvaguardia e valorizzazione il Piano Strutturale voglia mettere in atto al di la della piatta e burocratica enunciazione dei problemi”. Una povertà di analisi che si riscontra anche nelle N.T.A. del R.U. di cui ci occuperemo in seguito in queste nostre osservazioni. In quell’occasione sollevammo la questione della presenza di un SIC non individuato dal Piano Strutturale: “Nella Tavola dei Vincoli Sovraordinati non viene segnalato che quasi tutto il territorio comunale è compreso nel Sito di Interesse Comunitario (SIC) di Monte Capanne e Promontorio dell’Enfola, eppure l’individuazione del sito è stata effettuata nel progetto Bioitaly; successivamente, con la L.R. 56/2000, è stato individuato come Sito di Importanza Regionale (SIR 58 IT5150012): L’elenco dei siti individuati nel progetto Bioitaly è stato approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 342/1997. E’ evidente, per le precise misure di salvaguardia relative ai Siti di Interesse Comunitario, che occorre definire con certezza nel Piano Strutturale i confini del SIC nel territorio comunale. Va ricordato che l’Unione Europea ha avviato numerosi procedimenti di infrazione per Amministrazioni Comunali e Governi che hanno posto in atto strumenti che non rispettavano i vincoli imposti dalla presenza di Siti di Interesse Comunitario”. Successivamente, il Piano Strutturale approvato dal Comune di Marciana Marina, identificò in cartografia il SIC, ma non corredò il P.S. della necessaria Valutazione di Incidenza. Nel frattempo il SIC è stato trasformato in una Zona di Protezione Speciale che circonda interamente il centro abitato di Marciana Marina (si allega cartografia). La Valutazione Ambientale del Regolamento Urbanistico è quindi non conforme alle protezioni ambientali esistenti, relative Ia presenza sulla grandissima parte del territorio comunale della Zona di Protezione Speciale “Monte Capanne - Promontorio dell’Enfola” (Codice Sito IT5160012), già in precedenza SIC, riclassificata ed istituita come ZPS nel maggio del 2004 – in base alla direttiva CEE 92/43 ed alla direttiva 79/409/CEE del Consiglio dell’U.E. del 2 aprile 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici – dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio - Direzione Conservazione della Natura, che necessitano di una ben più corposo ed articolato Studio di Incidenza o Valutazione di Incidenza che dir si voglia. Lo stesso Decreto 25 marzo 2005 (G. U. 155 del 06.07.2005) del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, “Annullamento della deliberazione 2 dicembre 1996 del Comitato per le aree naturali protette; gestione e misure di conservazione delle Zone di protezione speciale (ZPS) e delle Zone speciali di conservazione (ZSC)” conferma che “Considerato che la valutazione d'incidenza, di cui all'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, e successive modifiche e integrazioni, viene a costituire essenzialmente una misura preventiva di tutela legata ai piani o ai progetti cui devono necessariamente aggiungersi le misure di conservazione opportune al mantenimento o al ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, le specie e gli habitat dei siti natura 2000”; Quindi il Regolamento Urbanistico oggetto delle presenti osservazioni – ed ancor prima il Piano Strutturale – deve essere corredato non da una limitatissima Valutazione Ambientale ma da uno Studio o Valutazione di Incidenza che analizzi in particolare opere/interventi valutando i potenziali effetti diretti ed indiretti su habitat e specie. Infatti, la legge 56/2000 della Regione Toscana, così come modificata dall’art. 194 della L.R. 1/2005 recita:”gli atti della pianificazione territoriale, urbanistica e di settore, non direttamente connessi o necessari alla gestione dei siti, per I quali sia prevista la valutazione integrata ai sensi della L.R. 1/2005, qualora siano suscettibili di produrre effetti sui siti di importanza regionale di cui all’allegato D, o sui genotipi di importanza regionale di cui all’art. 11, devono contenere, ai fini dell’effettuazione della valutazione di incidenza di cui all’art. 5 del D.P.R. 357/97, apposita relazione di incidenza”. E’ quindi necessario che il Regolamento Urbanistico oggetto delle presenti osservazioni – ed ancor prima il Piano Strutturale che non ha completato l’iter di approvazione – sia corredato da una esaustiva Valutazione di Incidenza che specifichi: 1) confini della ZPS e SIR su territorio del Comune di Marciana Marina; 2) Analisi dello stato di conservazione degli habitat e delle specie presenti – con particolare attenzione alla fauna ed alla flora ed agli habitat prioritari oggetto delle direttive dell’U.E. e della L.R. 56/2000 – ed individuazione dei livelli di criticità; 3) Descrizione delle trasformazioni del territorio contenute nel Regolamento Urbanistico, con specifico riguardo agli aspetti infrastrutturali, abitativi e di uso del territorio e loro incidenza sugli habitat e specie presenti; La Valutazione deve descrivere ogni intervento ed opera per dimensione e valutarne l’impatto – diretto ed indiretto - sulle risorse ambientali, sia al momento dell’edificazione che nell’uso che si dovrà fare di quanto realizzato. Tale valutazione va estesa anche alle aree contigue alla ZPS/SIR – quindi all’intero territorio Comunale, essendo le aree abitate enclave ricavate all’interno della Zone di Protezione – dichiarando gli effetti che produrranno o meno tali previsioni; La Valutazione di Incidenza si effettua tenendo conto di alcuni irrinunciabili indicatori: a) riduzione o perdita di habita, specie, risorse b) frammentazione del livello di protezione c) modificazione dell’ambiente e delle comunità biotiche ed abiotiche relativo ad inquinamento luminoso, idrico, acustico, atmosferico, ecc d) distruzione di habitat e) disturbo alle specie della flora e della fauna oggetto dell’istituzione della ZPS/SIR f) effetti cumulativi dei vari interventi La Valutazione di Incidenza del Regolamento Urbanistico dovrà quindi definire il “peso” sulle risorse ambientali dei diversi interventi proposti e – nel rispetto degli obiettivi di conservazione degli habitat, delle specie e della rete ecologica – valutare soluzioni alternative o misure di mitigazione dell’impatto ambientale. Il Regolamento Urbanistico – ed ancor prima il Piano Strutturale – dovevano indicare con la Valutazione di Incidenza le misure idonee ed impedire, ridurre o compensare gli effetti negativi sulle specie e sugli habitat presenti nella ZPS/SIR, individuando anche le risorse economiche da impegnare. Di tutto questo non c’è traccia nella striminzita Valutazione Ambientale del Regolamento Urbanistico del Comune di Marciana Marina, eppure, secondo la L.R. 56/2000 – art. 15 comma 4 – l’Amministrazione competente approva gli atti di pianificazione di cui ai commi 2 e 3 quando la Relazione di Incidenza assicuri che la loro attuazione non pregiudichi l’integrità del sito interessato. Quindi il Regolamento Urbanistico oggetto delle presenti osservazioni – e lo stesso Piano Strutturale – non potrà essere approvato se non corredato da Valutazione di Incidenza relativa alla ZPS/SIR “Monte Capanne - Promontorio dell’Enfola” (Codice Sito IT5160012) ed alle aree contigue alla stessa. Si invita quindi il Comune di Marciana Marina a sospendere il procedimento di approvazione del Regolamento Urbanistico, a realizzare la necessaria Valutazione di Incidenza nel rispetto delle misure di conservazione adottate dalla Regione Toscana ed allo schema base fatto proprio anche dalle altre Regioni italiane sulla base della deliberazione G.R. n. 644/2004 e, solo successivamente, a sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale un Regolamento Urbanistico che tenga conto della Valutazione di Incidenza attualmente assente. E’ poi abbastanza incredibile che le N.T.A. dello stesso Regolamento Urbanistico richiamino all’Art. 54 – Sito Regionale di interesse Comunitario n. 58 all. D.LRT 56/200 - confondendo nella stessa dizione Sito di Interesse Comunitario (SIC) e Sito di Importanza Regionale (SIR) e ignorando totalmente la realizzazione di una ZPS nel 2004 – ed affermando che “Tale ambito è soggetto alla normativa di tutela e valorizzazione contenuta nella L.R.T. 56/2000 (allegato D)” per poi ignorare totalmente la necessaria e conseguente Valutazione di incidenza. Si fa presente che anche il Parco Nazionale dell’arcipelago Toscano ha assunto, nella proposta di Piano del Parco presentata, le norme della Regione Toscana riguardanti le misure di protezione e gestione dei territori del PNAT ricadenti nelle ZPS. Si invitano il Ministero dell’Ambiente, la Regione Toscana e la Provincia di Livorno – che leggono le presenti osservazioni per conoscenza - ad esercitare I compiti di vigilanza sulla redazione della Valutazione di Incidenza riguardante gli strumenti urbanistici del Comune di Marciana Marina, per garantirne la correttezza rispetto alla legislazione vigente ed alle competenze di tutte le Istituzioni interessate. In relazione alle due osservazioni precedenti – che inficiano la validità stessa del Regolamento Urbanistico – dobbiamo rilevare come sia sorprendente che tale sottovalutazione ed ignoranza delle misure di protezione, delle competenze di altre Istituzioni, dei temi e delle risorse ambientali venga dal Regolamento Urbanistico di un Comune come Marciana Marina che ha avviato le procedure per la Certificazione Ambientale Europea EMAS. 3 - NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE REGOLAMENTO URBANISTICO E REGOLAMENTO EDILIZIO Le N.T.A. del Regolamento Urbanistico rinviano troppo spesso - in molteplici articoli riguardanti settori che necessitano di un’ampia pianificazione delle risorse energetiche ed ambientali che hanno un respiro strategico - al Regolamento Edilizio, tale scelta sembra in contraddizione con lo spirito della L.R. 1/2005, in particolare all’Art. 64 Regolamenti edilizi che recita: “1. I regolamenti edilizi comunali dettano norme in tema di modalità costruttive, ornato pubblico ed estetica, igiene, sicurezza e vigilanza. 2. Le norme dei regolamenti edilizi comunali non possono in alcun caso costituire variante agli strumenti della pianificazione territoriale” . Si chiede quindi una migliore definizione nelle N.T.A. delle vaghe misure contenute nel “Titolo III – Valutazione Integrata degli effetti territoriali, Ambientali, Sociali ed Economici e sulla Salute umana”. In particolare: 4 - VALUTAZIONE INTEGRATA DEGLI EFFETTI TERRITORIALI Art.11 – Valutazione degli effetti ambientali ed edilizia sostenibile al punto 4 è scritto: “A tal fine, come disciplinati dai successivi articoli, tutte le trasformazioni eccedenti la ristrutturazione edilizia sono sospese in attesa della realizzazione del potabilizzatore e degli impianti (serbatoi) connessi ed atti a garantire l’erogazione di acqua potabile nonché dell’impianto di depurazione cui dovrà associarsi l’obbligo di recupero dei reflui trattati per uso irriguo (Norme Tecniche di Attuazione del P.S., art. 10 commi 7 e 8)” Tali affermazioni, pur condivisibili, non tengono conto che i dirigenti dell’Azienda di gestione delle risorse idriche, ASA, hanno più volte dichiarato alla stampa che il potabilizzatore/dissalatore previsto a Marciana Marina non verrà più realizzato a causa dei costi di realizzazione e gestione troppo alti e della possibilità di reperire altrimenti le risorse idriche; tale rinuncia è stata accolta il 19 settembre 2005 in un documento congiunto firmato dai Comuni elbani presenti - assente il Comune di Marciana Marina -, dall'ATO 5 Toscana-Costa e dalla ASA S.p.A. (che si allega nella versione tratta dal sito internet wwwelbareport.it). Quindi, essendo impossibile costruire il potabilizzatore, a Marciana Marina non si potrà, secondo il Regolamento Urbanistico, costruire più nessuna nuova abitazione. E’ evidente che, in seguito alla notizia che il potabilizzatore non sarebbe stato più realizzato, l’Amministrazione Comunale di Marciana Marina avrebbe dovuto aprire un confronto con la Provincia d Livorno e la Regione Toscana per rivedere il vincolo relativo al potabilizzatore, ricorrendo ad una “variante” concordata all’art. 10 delle N.T.A. del Piano Strutturale per garantire altrimenti la quantità di risorse idriche necessarie al soddisfacimento di reali esigenze abitative e di sviluppo economico. E’ chiaro che un Regolamento Urbanistico che, per dar corso alle proprie previsioni, contiene un obbligo di realizzazione di un progetto che non verrà mai realizzato è uno strumento urbanistico totalmente inefficace. Art. 13 – Tutela delle risorse idriche e qualità delle acque. Realizzazione del potabilizzatore ed impianti connessi Questo scritto sopra vale naturalmente anche per l’articolo 13, punto 7 delle N.T.A. che ribadisce e specifica ancora meglio l’impossibilità di costruire senza aver prima realizzato il potabilizzatore. Si invita quindi il Comune di Marciana Marina a sospendere l’iter approvativo del Regolamento Urbanistico e ad avviare – anche attraverso un accordo di pianificazione urbanistica con Provincia di Livorno e Regione Toscana - quella necessaria e improcrastinabile opera di revisione aggiornamento e definitiva approvazione di un Piano Strutturale che appare pieno di lacune. Art.14 – Acque reflue. Realizzazione dell’impianto di depurazione Alla realizzazione di questa importante infrastruttura è giustamente legata la possibilità di costruire nuove abitazioni, e quindi alla sua rapida realizzazione sarà legato il soddisfacimento delle aspettative di decine di cittadini a costruire. Nelle N.T.A. si scrive giustamente che “Gli impianti di depurazione sono sottoposti al vincolo di inedificabilità assoluta per una fascia di 100 mt. a partire dal limite dell’area occupata dall’impianto” appare quindi singolare e preoccupante che il Regolamento Urbanistico preveda di realizzare l’impianto di depurazione accanto a Via Aldo Moro, dietro il Cimitero Comunale ed in piena area di rispetto cimiteriale, a pochi metri da un’impresa turistico commerciale come un Diving Center ed a ridosso di un’abitazione e dei magazzini comunali detti del “bruciatore”. E’ più che evidente che anche questa previsione rischia di non essere realizzata, che quindi occorrerà una variante per ricollocare il depuratore e che I tempi di realizzazione delle previsioni contenute nel Regolamento Urbanistico slitteranno in avanti. Si invita quindi il Comune di Marciana Marina a sospendere l’iter approvativo del Regolamento Urbanistico e ad indicare un’area alternativa dove poter realizzare veramente ed in tempi rapidi l’impianto di depurazione. Art. 16 – Inquinamento atmosferico e clima Al punto 4 si asserisce che “il rilascio di permessi di costruire per la realizzazione di nuovi edifici o per la ristrutturazione di quelli esistenti, è subordinato all’allacciamento alla rete del gas metano.” Lo stesso vale per le attività produttive. Si fa presente che tale prescrizione impedirebbe di costruire alcunché in quanto la rete di distribuzione del gas presente a Marciana Marina è di G.P.L. - Gas Petrolio L.iquefatto – Propano. Praticamente inesistente, ridotta ad un rigo, la parte relativa alle fonti energetiche rinnovabili. Il R.U. perde così completamente l’occasione offerta dalla normativa regionale e nazionale per proporre misure di risparmio energetico, solare termico, fotovoltaico, minieolico e per indirizzare I cittadini verso i relativi incentivi. Si ricorda, visto anche l’obbligo contenuto nella normativa regionale di recente approvazione di dotare le nuove costruzioni di impianti di risparmio energetico e di produzione energie alternative, che le N.T. A. dovrebbero contenere previsioni ben più precise. Lo stesso vale per l’Art. 20 – Produzione e consumo energetico. Si invita quindi l’Amministrazione Comunale a meglio definire questo importante settore così legato alla realizzazione di abitazioni di qualità e alla tutela ambientale e a non contrapporre impropriamente il gas GPL – chiamato impropriamente metano – , che non è certamente una risorsa rinnovabile, alla realizzazione di veri impianti di energie rinnovabili che andrebbero incoraggiati in ogni modo nel R.U., anche con incentivi alla bioedilizia . Art. 22 – Assetto vegetazionale ed aree di valore naturalistico E’ impressionante come in questo articolo – ma praticamente in grandissima parte delle N.T.A. e nel Regolamento Urbanistico - si riesca a non nominare mai la presenza del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e della Zona di Protezione Speciale “Monte Capanne – Promontorio dell’Enfola”, cosa che compromette la capacità di analisi ambientale delle aree oggetto dell’articolo 22, non recependo nemmeno le più avanzate previsioni contenute nel Piano del Parco in via di adozione e le norme della ZPS. 5 - COMPARTI E PRIME CASE Il Piano Strutturale partiva - per quanto riguarda le nuove costruzioni - dall'assunto che occorreva realizzare prime case per soddisfare la domanda dei residenti. Nel R.U. la previsione di edificazione dei comparti sono vincolate alla realizzazione di Progetti Unitari di Intervento che obbligano tutti i proprietari dei terreni ricadenti nel comparto a ricercare un accordo per la sistemazione generale dell’area, ad individuare gli edifici da realizzare in base al piano di ciascun comparto. L’accordo da raggiungere tra i vari proprietari pare molto difficile - qualcuno costruirà, altri no - ed è probabile che molte di queste previsioni non verranno realizzate. Il Regolamento Urbanistico prevede 33 nuove abitazioni all'interno di comparti. Questa previsione non è accompagnata da alcun criterio che giustifichi la scelta dei comparti e, soprattutto, colpisce l'assenza di qualsiasi vincolo o garanzia di riconoscimento del diritto a costruire la prima casa. Il Regolamento Urbanistico, non fa che confermare, senza tentare nemmeno la minima correzione, quanto scrivemmo nelle nostre osservazioni al Piano Strutturale: "La stessa filosofia del Piano Strutturale ci pare viziata: destinare le nuove edificazioni a prime case (non si riesce a capire in base a quali certezze che si andranno davvero a realizzare prime case e con quali vincoli si assicurerà ciò), sulla base di una lista di richieste di cittadini, raccolte dal Comune in maniera discrezionale, non sulla base di un bando pubblico, e della quale non si conoscono i criteri e le reali necessità, appare una forzatura. Infatti, le richieste di prima casa possono essere in parte soddisfatte con l’area già destinata a PEEP, ma è evidente che la modestissima emergenza abitativa esistente nel comune è costituita realmente da persone con scarse disponibilità economiche o da giovani coppie che, comunque, non sono quasi mai i proprietari dei terreni interessati dalle previsioni del Piano Strutturale e che non avrebbero le risorse per costruirsi una casa agli altissimi costi di acquisto del terreno e di costruzione correnti. Non è certamente con questo Piano Strutturale che si darà soddisfazione a questi limitati casi che hanno realmente bisogno della prima casa. Il Piano Strutturale sembra molto più verosimilmente rivolgersi a famiglie e componenti di famiglie che hanno già case di proprietà ed a volte ne dispongono di più di una e le utilizzano per il mercato estivo degli alloggi per turisti". Si può purtroppo aggiungere che nemmeno il R.U. sembra dare soddisfazione e garanzie in questo senso. Si passa quindi da un P.S. che intendeva risolvere - seppur in maniera impropria - il problema delle prime case ad un R.U. che dispensa volumi edificabili senza riferimento alle reali esigenze di prima casa e senza nemmeno dare garanzie a tutti i proprietari dei terreni compresi nei comparti di poter costruire. 6 - AMPLIAMENTI PER ABITAZIONI Il R.U. prevede ampliamenti del 10% per le abitazioni esistenti all'interno dei comparti e niente per gli altri edifici. La previsione pare in contrasto - in senso restrittivo - con il Piano Strutturale ed addirittura toglie alcuni ampliamenti già previsti nel PRG. Inoltre, nell'allegato n. 2 - Tabella riassuntiva delle capacità del PS e quota parte utilizzata nell'ambito del presente R.U. nella colonna riassuntiva "Previsioni R.U." non è previsto nessuna possibilità di ampliamenti. E' assurdo che il R.U. non preveda piccoli ampliamenti - che possono risultare importanti nella riqualificazione del patrimonio edilizio - a fronte della scelta di adoprare uno strumento quale il Piano di Recupero come cavallo di Troia per far realizzare operazioni speculative - che paiono in contraddizione con lo spirito del P.S. e della stessa L.R. 1/2005 e con una corretta impostazione dello sviluppo turistico. 7 - AMPLIAMENTI PER ALBERGHI E TRASFORMAZIONI Colpisce l'assenza di criteri qualitativi riguardo agli interventi che sarà possibile realizzare. Il R.U: appare arretrato rispetto alle previsioni del Piano del Parco ed al Progetto ecoalberghi in esso contenuto. Si invita l'Amministrazione Comunale a recepire tali criteri qualitativi e di indirizzo e ad inserirli nel R.U., con particolare riguardo alla zona della Cala che è interamente compresa nell'Area Protetta. Intanto, il R.U. consente la trasformazione dell’albergo Saint Claire in residenza con la realizzazione di monolocali di 28 mq. Una previsione in contrasto con gli indirizzi del Piano Strutturale. Una grave scelta politica che inciderà sul piano economico e della qualità del turismo, che accresce il carico urbanistico e contraddice tutte le politiche di riqualificazione delle aziende alberghiere in atto all'Elba. A questo si aggiunga la scelta di trasformare il vecchio pastificio di Ruotone - dove erano previste unità abitative con appartamenti vincolati alla vendita a prezzo a concordato ai residenti a Marciana Marina - in miniappartamenti a destinazione turistico ricettiva . Il R.U. sceglie quindi di continuare ad indirizzare la fruizione turistica verso il fallimentare modello dei residence e dei monolocali, accrescendo carico urbanistico e consumo di risorse. 8 -SERVIZI Il R.U. non pone vincoli di superficie alle attività commerciali, aprendo così la porta alla realizzazione di nuovi supermercati e ipermercati. Se ciò accadesse il già fragile tessuto commerciale di Marciana Marina verrebbe completamente stravolto e le piccole attività sarebbero probabilmente costrette alla chiusura. Si invita l'Amministrazione Comunale a porre limiti e a proporre incentivi e salvaguardie per il piccolo commercio. 9 - SENTIERI E ACCESSI AL MARE Il RU non riporta in maniera fedele la rete sentieristica del territorio, molti sentieri - rilevabili anche nelle carte turistiche e per il trekking, ma anche nella pubblicazione "A spasso nel Parco" curata da LEGAMBIENTE per i Consorzi "Elbavoglio", Caposantandrea" e "Costa del Sole" e che si allega in copia - sono addirittura non riportati. E' evidente che c'è una sottovalutazione della sentieristica che, al contrario, sta sempre più diventando un importante elemento di attrazione turistica. E' poi incredibile che nel R.U. di un paese turistico ci si dimentichi di rilevare in cartografia degli accessi al mare di spiagge importanti come La Cala, Lo Schioppo e il Bagno. Si invita l'Amministrazione Comunale a rivedere, aggiornare e completare la cartografia relativa alla sentieristica. 10- STRADA DELLA CALA La previsione del R.U. del nuovo tracciato costiero della strada per raggiungere la località la Cala non tiene in alcun conto le prescrizioni al Piano Strutturale formulate dall’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano con Delibera Commissariale n. 292 del 12/12/2003 che escludono assolutamente tale intervento. Inoltre la realizzazione dei tracciati proposti dal R.U: comporterebbe la distruzione della sentieristica esistente. Non si comprende poi quale sarebbe il tracciato realmente realizzabile - che comunque non raggiungerebbe la frazione ma la avvicinerebbe soltanto - visto che si propone una strana biforcazione del tracciato. Inoltre è difficilmente ipotizzabile la realizzazione di un'opera di tale impatto in una fascia costiera sottoposta a vincoli ambientali e paesaggistici, con evidenti segni di dissesto idrogeologico, compresa nella ZPS e nel Parco Nazionale. Invitiamo l'Amministrazione Comunale a segnalare, migliorare e rendere fruibile ed accessibile a tutti i cittadini - intervenendo anche per riaprire i tratti oggi privatizzati - la sentieristica esistente e a dotare la frazione della Cala di tecnologie innovative e di scarso impatto ambientale - già in uso in Parchi Nazionali come quello delle 5 Terre - per il trasporto di merci e per urgenze sanitarie. Si invita quindi il Comune di Marciana Marina: ad approvare in maniera definitiva il Piano Strutturale accogliendo le prescrizioni del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano; a riformulare il Regolamento Urbanistico sulla base ed in ottemperanza del Piano Strutturale così modificato; a dotare il Regolamento Urbanistico della necessaria Valutazione di Incidenza relativa alla Zona di Protezione Speciale “Monte Capanne - Promontorio dell’Enfola” (Codice Sito IT5160012); ad accogliere nella successiva stesura del R.U. le osservazioni da noi formulate relative agli aspetti ambientali ed urbanistici. Per LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano il Portavoce Umberto Mazzantini Da www.elbareport martedì 20 settembre 2005 I sindaci promuovono l'ASA: no definitivo al dissalatore, la via dell'autonomia Al termine dell'incontro dell'ASA con i Sindaci dell'Isola d'Elba nella mattinata di Lunedì 19 Settembre è stato emesso un comunicato con il quale si fa il punto della situazione dei servizi idrici e si traccia un percorso per il raggiungimento dell'autonomia idrica del territorio insulare. Riportiamo qui di seguito il testo dell'importante documento siglato da tutti gli intervenuti alla riunione: I rappresentanti delle amministrazioni di Portoferraio, Campo nell’Elba, Capoliveri, Rio Marina, Rio Elba, Comunità Montana Elba e Capraia, partecipanti all’incontro del 19.09.2005 promosso dal Presidente dell’AATO 5, Paolo Pacini, con lo scopo di analizzare il complesso delle problematiche caratterizzanti la gestione del servizio idrico integrato nell’isola d’Elba, ritengono di evidenziare in premessa quanto segue;. I Sindaci prendono atto che ASA, subentrata alla Comunità Montana all’inizio di questo anno, è stata in grado di rifornire tutti i Comuni dell’Isola dei volumi idrici necessari ad affrontare l’affluenza estiva, anche di quelle porzioni di territorio che in passato avevano subito pesanti disservizi. Prendono inoltre atto che il risultato è stato ottenuto con la salvaguardia della funzionalità della condotta sottomarina, anche mediante pattugliamento, con la messa in rete di nuovi pozzi e soprattutto con un oculato bilanciamento dei flussi idrici e delle pressioni in rete, operata dalla sede del telecontrollo ubicata in Livorno, grazie alla messa in funzione del sistema esistente. Rilevano inoltre che il rifornimento idrico è stato adeguato pur in assenza dei rifornimenti idrici attraverso nave cisterna e del contributo del dissalatore, la cui realizzazione era stata prevista a Marciana Marina. I Sindaci hanno preso inoltre piena consapevolezza, a seguito delle risultanze ricognitorie del nuovo gestore ASA SpA, che esiste una evidente problematica interessante la maggioranza delle dotazioni impiantistiche dei sistemi di captazione ed adduzione, oltre che gli impianti di depurazione. Tutto ciò premesso i Sindaci, unitamente ai due rappresentanti dell’Isola in seno al Consiglio d’Amministrazione della Autorità di Ambito, delineano qui di seguito gli orientamenti cui dovranno attenersi gli interventi e le attività prioritarie: a) Rapido completamento degli interventi riguardanti il sistema delle condotte a mare, sia di nuova esecuzione che di manutenzione straordinaria, e successiva realizzazione degli impianti di testata, con revisione complessiva di tutto il complesso depurativo degli scarichi; b) Rafforzamento delle misure di sicurezza e messa a norma di urgenza dei siti corrispondenti ai punti di captazione (pozzi, sorgenti e derivazioni da corsi d’acqua); c) Massimo sviluppo della attività di sostituzione programmata dei tratti di condotta in distribuzione dell’acquedotto, per un energico contrasto delle perdite in rete; d) reperimento prioritario delle risorse necessarie ai punti a) e b)e c) con la tariffa di ambito e con ogni possibile forma di contribuzione pubblica; e) utilizzazione dei fondi pubblici altrimenti destinati alla esecuzione del dissalatore per gli adempimenti di cui sopra; f) intensificazione della frequenza di prelievo ed esame delle acque, quale misura di cautela necessaria nelle more della completa messa a norma dei siti corrispondenti ai punti di captazione; g) predisposizione da parte di AATO 5 ed ASA, in un arco temporale coerente con la successiva revisione del Piano d’Ambito, di un piano strategico complessivo che definisca i mezzi ed i tempi con cui l’Isola possa essere resa sostanzialmente autonoma dalla condotta sottomarina proveniente dalla costa. Il raggiungimento della autonomia si rende, in effetti, necessario in conseguenza delle precarie condizioni della condotta, sulla quale non sono state fatte nel corso dei decenni particolari interventi manutentivi in grado di garantirne e prolungarne la funzionalità. Il Piano dovrà inoltre completare il censimento di tutte le opere di prelievo delle risorse idriche, già in corso da parte di ASA in cooperazione con AATO e la Provincia di Livorno, e dovrà prevedere l’ubicazione e la costruzione di una serie di piccoli invasi, capaci di stoccare il fabbisogno attendibile per il periodo di punta della stagione estiva. Firmato e sottoscritto Comune di Portoferraio (Peria) Comune di Campo nell’Elba (Graziani) Comune di Capoliveri (Briano) Comune di Rio Marina (Leonardi) Comune di Rio Elba (Schezzini) Presidente AATO 5 Toscana Costa (Pacini) Consigliere di Amm.ne AATO5 (Martorella) Presidente C. di S. ASA SpA (Manacorda)