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Legambiente: Regolamento Urbanistico di Marciana Marina illegittimo e irrealizzabile

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 23 ottobre 2005

Il Regolamento Urbanistico di Marciana Marina – adottato 45 giorni fa dal Consiglio Comunale – sembra fare previsioni contenute: 33 nuove abitazioni in 5 anni, ma leggendolo riserva numerose sorprese. Le puntigliose osservazioni depositate da LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano (nella Rubrica Approfondimento NDR) mettono addirittura pesantemente in dubbio la validità stessa dello strumento urbanistico. PIANO STRUTTURALE NON ANCORA APPROVATO DEFINITIVAMENTE Il Comune di Marciana Marina non ha mai approvato definitivamente il Piano Strutturale – che il Regolamento Urbanistico dovrebbe applicare –perché non ha recepito le prescrizioni obbligatorie del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano – l’Area Protetta occupa il 30, 97% del territorio di Marciana Marina -, violando così il Decreto del Presidente della Repubblica che istituisce il Parco e la stessa Legga sulle Aree Protette 394/91. Quindi il R.U. non può essere conforme ad uno strumento mai approvato definitivamente NIENTE VALUTAZIONE DI INCIDENZA E ZPS La Valutazione Ambientale del Regolamento Urbanistico del Comune di Marciana Marina è veramente povera cosa, una mancanza di analisi preoccupante che culmina nel punto 5 “Energia” che ha come unica analisi dei dati: “Non si rilevano”. Ma la sorpresa più grossa viene dal fatto che il Regolamento Urbanistico non si è accorto che dal 2004 è stata istituita una Zona di Protezione Speciale dell’Unione Europea che circonda interamente il centro abitato di Marciana Marina (si allega cartografia). La Valutazione Ambientale del Regolamento Urbanistico è quindi non conforme alle protezioni ambientali esistenti, relative Ia presenza sulla grandissima parte del territorio comunale della Zona di Protezione Speciale “Monte Capanne - Promontorio dell’Enfola” (Codice Sito IT5160012), già in precedenza SIC, riclassificata ed istituita come ZPS nel maggio del 2004 – in base alla direttiva CEE 92/43 ed alla direttiva 79/409/CEE del Consiglio dell’U.E. del 2 aprile 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici – dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio - Direzione Conservazione della Natura, che necessitano di una ben più corposo ed articolato Studio di Incidenza o Valutazione di Incidenza che dir si voglia. Ma le otto pagine di Osservazioni di LEGAMBIENTE sono anche una miniera di curiosità, vincoli inapplicabili e segnalazioni di errori macroscopici. SENZA DISSALATORE NON SI COSTRUISCE (MA IL DISSALATORE NON SI FARA’ PIU’) Il Regolamento Urbanistico dice che niente potrà essere costruito se prima non verrà realizzato il dissalatore/potabilizzatore, ma, i dirigenti dell’Azienda di gestione delle risorse idriche, ASA, hanno più volte dichiarato alla stampa che il potabilizzatore/dissalatore previsto a Marciana Marina non verrà più realizzato a causa dei costi di realizzazione e gestione troppo alti e della possibilità di reperire altrimenti le risorse idriche; tale rinuncia è stata accolta il 19 settembre 2005 in un documento congiunto firmato dai Comuni elbani presenti - assente il Comune di Marciana Marina -, dall'ATO 5 Toscana-Costa e dalla ASA S.p.A.. Quindi, essendo impossibile costruire il potabilizzatore, a Marciana Marina non si potrà, secondo il Regolamento Urbanistico, costruire più nessuna nuova abitazione. E’ chiaro che un Regolamento Urbanistico che, per dar corso alle proprie previsioni, contiene un obbligo di realizzazione di un progetto che non verrà mai realizzato è uno strumento urbanistico totalmente inefficace. SENZA DEPURATORE NON SI COSTRUISCE (MA LI’ IL DISSALATORE NON SI PUO’ FARE) Non si potrà costruire niente anche fino a che non sarà finalmente realizzato il depuratore comunale, ma nel R.U. si fissa un “vincolo di inedificabilità assoluta per una fascia di 100 mt. a partire dal limite dell’area occupata dall’impianto” e si prevede di realizzare l’impianto di depurazione accanto a Via Aldo Moro, dietro il Cimitero Comunale ed in piena area di rispetto cimiteriale, a pochi metri da un’impresa turistico commerciale come un Diving Center ed a ridosso di un’abitazione e dei magazzini comunali detti del “bruciatore”. E’ più che evidente che anche questa previsione rischia di non essere realizzata, che quindi occorrerà una variante per ricollocare il depuratore e che I tempi di realizzazione delle previsioni contenute nel Regolamento Urbanistico slitteranno in avanti. SENZA ALLACCIARSI AL METANO NON SI COSTRUISCE (MA C’E’ IL GPL NON IL METANO) Il R.U. dice esplicitamente “il rilascio di permessi di costruire per la realizzazione di nuovi edifici o per la ristrutturazione di quelli esistenti, è subordinato all’allacciamento alla rete del gas metano.” Lo stesso vale per le attività produttive. Tale prescrizione impedirebbe di costruire alcunché in quanto la rete di distribuzione del gas presente a Marciana Marina è di G.P.L. - Gas Petrolio L.iquefatto – Propano e non di Metano. PRIME CASE SPARITE (COMPARTI CONFUSI) Il Piano Strutturale partiva - per quanto riguarda le nuove costruzioni - dall'assunto che occorreva realizzare prime case per soddisfare la domanda dei residenti. Nel R.U. la previsione di edificazione dei comparti sono vincolate alla realizzazione di Progetti Unitari di Intervento che obbligano tutti i proprietari dei terreni ricadenti nel comparto a ricercare un accordo per la sistemazione generale dell’area, ad individuare gli edifici da realizzare in base al piano di ciascun comparto. L’accordo da raggiungere tra i vari proprietari pare molto difficile - qualcuno costruirà, altri no - ed è probabile che molte di queste previsioni non verranno realizzate. Il Regolamento Urbanistico prevede 33 nuove abitazioni all'interno di comparti. Questa previsione non è accompagnata da alcun criterio che giustifichi la scelta dei comparti e, soprattutto, colpisce l'assenza di qualsiasi vincolo o garanzia di riconoscimento del diritto a costruire la prima casa. Si passa quindi da un P.S. che intendeva risolvere - seppur in maniera impropria - il problema delle prime case ad un R.U. che dispensa volumi edificabili senza riferimento alle reali esigenze di prima casa e senza nemmeno dare garanzie a tutti i proprietari dei terreni compresi nei comparti di poter costruire. GLI AMPLIAMENTI NON SI POSSONO FARE Il R.U. prevede ampliamenti del 10% per le abitazioni esistenti all'interno dei comparti e niente per gli altri edifici. La previsione pare in contrasto - in senso restrittivo - con il Piano Strutturale ed addirittura toglie alcuni ampliamenti già previsti nel PRG. Inoltre, nell'allegato n. 2 - Tabella riassuntiva delle capacità del PS e quota parte utilizzata nell'ambito del presente R.U. nella colonna riassuntiva "Previsioni R.U." non è prevista nessuna possibilità di ampliamenti. POCO PER GLI ALBERGHI (MEGLIOTRASFORMARLI IN MINIAPPARTAMENTI) Colpisce l'assenza di criteri qualitativi riguardo agli interventi che sarà possibile realizzare. Il R.U: appare arretrato rispetto alle previsioni del Piano del Parco ed al Progetto ecoalberghi. Però il Regolamento consente la trasformazione dell’albergo Saint Claire in residenza con la realizzazione di monolocali di 28 mq e trasforma il vecchio ed enorme pastificio di Ruotone - dove erano previste unità abitative con appartamenti vincolati alla vendita a prezzo a concordato ai residenti a Marciana Marina - in miniappartamenti a destinazione turistico ricettiva. Si continua ad indirizzare la fruizione turistica verso il fallimentare modello dei residence e dei monolocali, accrescendo carico urbanistico e consumo di risorse. Una grave scelta politica che inciderà sul piano economico e della qualità del turismo, che accresce il carico urbanistico e contraddice tutte le politiche di riqualificazione delle aziende alberghiere in atto all'Elba. PORTE APERTE ALLA GRANDE DISTRIBUZIONI (CHIUSE AL PICCOLO COMMERCIO) Il R.U. non pone vincoli di superficie alle attività commerciali, aprendo così la porta alla realizzazione di nuovi supermercati e ipermercati. Se ciò accadesse il già fragile tessuto commerciale di Marciana Marina verrebbe completamente stravolto e le piccole attività sarebbero probabilmente costrette alla chiusura. DOVE SONO I SENTIERI E GLI ACCESSI AL MARE? Il RU non riporta in maniera fedele la rete sentieristica del territorio, molti sentieri sono addirittura non indicati. E' poi incredibile che nel R.U. di un paese turistico ci si dimentichi di rilevare in cartografia degli accessi al mare di spiagge importanti come La Cala, Lo Schioppo e il Bagno. L’IMPOSSIBILE STRADA DELLA CALA (DELLA SERIE PROMESSE CHE SI SANNO IRREALIZZABILI) Il nuovo tracciato costiero della strada per raggiungere la Cala non tiene in alcun conto le prescrizioni al Piano Strutturale formulate dall’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che escludono assolutamente tale intervento. Inoltre, la realizzazione dei tracciati proposti comporterebbe la distruzione della sentieristica esistente. Non si comprende poi quale sarebbe il tracciato realmente realizzabile - che comunque non raggiungerebbe la frazione ma la avvicinerebbe soltanto - visto che si propone una strana biforcazione Inoltre è difficilmente ipotizzabile la realizzazione di un'opera di tale impatto in una fascia costiera sottoposta a vincoli ambientali e paesaggistici, con evidenti segni di dissesto idrogeologico, compresa nella ZPS e nel Parco Nazionale. Sembra una delle tante proposte messe nel R.U. per dar soddisfazione a qualcuno, sapendo bene che non si potranno realizzare davvero. LEGAMBIENTE Invita il Comune a segnalare, migliorare e rendere accessibile a tutti i cittadini - intervenendo anche per riaprire i tratti oggi privatizzati - la sentieristica esistente e a dotare la frazione della Cala di tecnologie innovative e di scarso impatto ambientale - già in uso in Parchi Nazionali come quello delle 5 Terre - per il trasporto di merci e per urgenze sanitarie. LEGAMBIENTE chiede che il Comune di Marciana Marina: approvi in maniera definitiva il Piano Strutturale accogliendo le prescrizioni del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano; riformuli il Regolamento Urbanistico sulla base ed in ottemperanza del Piano Strutturale così modificato; faccia la necessaria Valutazione di Incidenza relativa alla Zona di Protezione Speciale “Monte Capanne - Promontorio dell’Enfola”; accolga nella successiva stesura del R.U. le osservazioni di LEGAMBIENTE relative agli aspetti ambientali ed urbanistici.


marciana marina panorama nebbioso

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marciana marina tramonto

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