Mentre stendevamo il breve pezzo con le scuse per i nostri ritardi ci è venuto da pensare che qualcuno che dovrebbe offrire un cero votivo a qualche santo per grazia ricevuta. Il classico "Cero alla Madonna" dovrebbe offrirlo secondo noi il centrosinistra portoferraiese, che (per carità, non volendolo neanche un poco, ragioniamo di fatti assai sgradevoli per le persone) ha potuto starsene in un periodo che annaspa, se non tranquillo, almeno al riparo dell'attenzione di gazzettieri e popolazione, calamitata da un incredibile susseguirsi di eventi lontani dalle stanze della Biscotteria. Da quando fu dato fuoco alle polveri della crisi sono trascorsi quasi due mesi e, il rimpasto (con la verifica che lo deve precedere) non si è ancora compiuto. In un tempo in cui si può risolvere una crisi internazionale il brain trust costituito dalle locali segrerie politiche e dai maggiorenti amministrativi portoferraiesi, non è riuscito a produrre, per quanti sforzi ci dice di aver fatto non diciamo un accordo, ma neppure una scorreggina. Ma prima o poi le disgrazie degli altri finiranno e allora qualcuno si ricorderà di loro domandandosi: "O quei bischeri di Portoferraio l'hanno risolta?" E qualcun altro potrebbe prendere una chitarra e suonare in Piazza Gori a mo' di serenata sfigata (sculata per i non milanesi) una canzone di Barry Mc Guire "The Eve of Destruction", che tradotta suona: "Dimmi cosa vuoi ancora, amico, per capire che questa, anche se non ci credi, e l'alba della distruzione"