Gli agenti della Guardia di Finanza di Portoferraio dopo il clamoroso blitz che aveva condotto all'arresto del Vicesindaco campese Graziani nei giorni scorsi sono tornati ad operare a Campo nell'Elba. Nella giornata di Giovedì 20 ottobre le Fiamme Gialle avevano acquisito nuova documentazione in comune e provveduto al sequestro di un appezzamento di terreno, nei pressi dell'Ecocentro del Vallone, una struttura ritratta nelle foto a documetazione dell'articolo adibita a stoccaggio di rifiuti speciali e pericolosi. La zona era già stata negli anni scorsi oggetto di ripetute verifiche ed anche di ricerche, in una indagine che aveva preso le mosse dalle proteste di alcuni abitanti di Pian di Mezzo. Nell'occasione erano già stati recuperati sotto uno strato di terra rifiuti particolari (batterie, elettrodomestici perfino il rottame di un ciclomotore) che avrebbero dovuto essere smaltiti diversamente. Ma la zona delimitata giovedì dal fettucciato che marcava i limiti della porzione di terreno posta sotto sequestro, era molto circoscritta, quasi che i finanzieri, guidati dal capitano Marco Marricchi, disponessero di indicazioni assai precisamente mirate forse sfruttando le conoscenze di qualcuno che in passato aveva assistito o addirittura partecipato a poco chiari interventi condotti in zona. A riprova di quanto sopra il fatto che quando, nella mattinata di Venerdì 21 Ottobre, gli uomini delle Fiamme Gialle con l'ausilio di macchine per il movimento terra hanno iniziato ha scavare il terreno sono immediatamente spuntati alcuni bidoni sospetti. E' circolata immediatamente voce che il contenuto dei bidoni fosse costituito da sostanze oleose sulle quali dovrebbero essere effettuate nei prossimi giorni. Olii industriali esausti che avrebbero dovuto essere avviati allo specifico processo di smaltimento ma che sarebbero stati invece illegalmente sepolti nell'area con un'operazione indubbiamente tanto pericolosa per l'ambiente quanto a buon mercato.
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Ecocentro Vallone 3